Il suino medio-pesante, una prospettiva che piace

La sfavorevole congiuntura economica degli ultimi ha coinvolto tutti gli attori della filiera suinicola e in particolare gli operatori della produzione primaria, mettendo in evidenza alcune criticità ascrivibili a deficit strutturali. Come è noto, l’alimentazione nella produzione del suino pesante è una fondamentale voce di costo: i prezzi dei cereali destinati alla composizione della dieta alimentare negli allevamenti sono soggetti a incrementi sempre più frequenti che, in diversi periodi, non hanno consentito al prezzo di mercato dei suini vivi di coprire il costo unitario di produzione. Il calo del potere d’acquisto dei consumatori e la concorrenza dei suini di provenienza estera si aggiungono e acuiscono gli effetti negativi della già difficile situazione economica. Alla luce di tali considerazioni, è stata individuata l’opportunità di realizzare uno studio finalizzato allo sviluppo di una filiera di un suino medio-pesante di elevata qualità (130-135 kg), destinato ad approvvigionare un circuito diverso da quello delle DOP. La Regione Piemonte ha finanziato un progetto biennale per verificare il grado di apprezzamento del suino medio-pesante da parte degli operatori del settore agroalimentare. Il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino, in collaborazione con l’Associazione produttori suini Piemonte, ha realizzato lo studio nel periodo 1 marzo 2010-31 luglio 2012. Nel presente lavoro, sono presentate le principali informazioni raccolte nel corso della ricerca.