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  1. Progetti

Unraveling the heterogeneity of Polycystic kidney disease: moving from gene to functin

Progetto
Il termine malattia del rene policistico (PKD) indica un gruppo di malattie monogeniche che alla fine portano alla malattia renale allo stadio terminale (ESRD), una condizione che spesso richiede la dialisi o il trapianto di organi1. Tra le diverse forme di PKD, la PKD autosomica dominante (ADPKD) rappresenta la malattia renale ereditaria più comune, colpendo quasi 1 persona su 1000 in tutto il mondo2. Il segno distintivo comune che caratterizza la PKD è la formazione bilaterale e la progressiva espansione di cisti renali piene di liquido, che sono la ragione principale per cui si verifica l'insufficienza renale nei pazienti affetti. Tre geni sono stati associati alla PKD, vale a dire PKD1 e PKD2, le cui mutazioni eterozigoti portano all'ADPKD, e PKHD1, che di solito porta mutazioni omozigoti o eterozigoti composte che portano alla forma autosomica recessiva della PKD. PKD1 è il gene più frequentemente mutato nell'ADPKD. È composto da 46 esoni che codificano per la policistina-1 (PC-1), una grande glicoproteina transmembrana, che si localizza nelle ciglia primarie, localizzate nella porzione apicale delle cellule epiteliali del tubulo prossimale renale. PC-1 interagisce attraverso il suo dominio C-terminale con Polycystin-2 (PC-2) e insieme formano un tetramero che contiene una catena PC-1 e tre molecole PC-2. La funzione di PC-1 rimane in gran parte sconosciuta, sia in condizioni normali che nelle cellule cistiche. Alcuni punti fermi sono che i) funziona come regolatore del canale cationico permeabile al calcio PC-2, regolando l'omeostasi del calcio intracellulare3. Inoltre, ii) è coinvolto nelle interazioni cellula-cellula e cellula-matrice4 e iii) modula diverse vie di trasduzione del segnale GPC (PI3K, Wnt, JAK/STAT e mTOR)5,6. Si propone che il complesso di policistina ciliare media le vie di segnalazione dipendenti dal calcio in risposta a segnali meccanici o chimici attraverso un meccanismo sconosciuto. Diversi tipi di varianti genetiche possono influenzare non solo i livelli proteici complessivi, ma anche la biogenesi, il traffico e la stabilità del PC-1 e la sua capacità di interagire con il PC-2. Alla fine, tutte queste mutazioni portano al principale risultato fenotipico, che è la formazione e l'espansione delle cisti, attraverso un meccanismo che non è ancora del tutto compreso. Una possibile ipotesi collega le alterazioni dell'espressione e della complessazione del PC-1 alle modificazioni delle concentrazioni intracellulari di calcio e cAMP, modificando in ultima analisi le vie di segnalazione critiche7-9 Da un punto di vista genetico, la formazione di cisti avviene attraverso un meccanismo a doppio colpo, secondo il quale un cellula tubulare che ha ereditato una variante genetica in un allele PKD1 o PKD2, perde il secondo allele, attraverso un meccanismo simile a quanto descritto per le cellule tumorali. Sono state descritte centinaia di varianti della linea germinale nella PKD1 e ci sono database che le catalogano e le assegnano un punteggio secondo i criteri ACMG, aiutando i genetisti a formulare una diagnosi. Clinicamente, l'ADPKD è caratterizzata da eterogeneità nella presentazione e nell'evoluzione della malattia, con cinetiche di progressione molto diverse verso l'insufficienza renale allo stadio terminale. Ci sono alcune indicazioni di una correlazione genotipo-fenotipo, con mutazioni troncanti generalmente associate a una più rapida formazione di cisti e peggioramento della funzione renale rispetto alle mutazioni missenso10. Tuttavia, è molto difficile fare previsioni sull'evoluzione della malattia, in particolare se la storia familiare è silente e in presenza di mutazioni missenso o in presenza di varianti di significato sconosciuto che possono essere particolarmente difficili da interpretare. Inoltre, dati recenti indicano che alcuni pazienti sono portatori di più di una mutazione PKD1 o di ulteriori varianti genetiche rare nei cistogeni: queste va
  • Dati Generali
  • Aree Di Ricerca

Dati Generali

Partecipanti (2)

DEAGLIO Silvia   Responsabile scientifico  
VAISITTI Tiziana   Partecipante  

Referenti

ZACCONE Gabriella   Amministrativo  

Dipartimenti coinvolti

SCIENZE MEDICHE   Principale  

Tipo

Altri progetti di ricerca senza bando competitivo

Finanziatore

AIRP • Associazione Italiana Rene Policistico
Ente Finanziatore

Partner

Università degli Studi di TORINO

Contributo Totale (assegnato) Ateneo (EURO)

45.000€

Periodo di attività

Dicembre 29, 2022 - Dicembre 30, 2025

Durata progetto

36 mesi

Aree Di Ricerca

Settori (17)


LS7_2 - Medical technologies and tools (including genetic tools and biomarkers) for prevention, diagnosis, monitoring and treatment of diseases - (2022)

Settore MED/03 - Genetica Medica

CIBO, AGRICOLTURA e ALLEVAMENTI - Farmacologia Veterinaria

CIBO, AGRICOLTURA e ALLEVAMENTI - Patologia e malattie degli animali

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SCIENZE DELLA VITA e FARMACOLOGIA - Basi molecolari e cellulari delle patologie

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SCIENZE DELLA VITA e FARMACOLOGIA - Sviluppo del sistema nervoso e plasticità

Parole chiave (3)

Genomics
adpkd
test diagnostico
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