Il progetto Serica pedemontana si inquadra all’interno del contesto offerto dal FISR 2019 SERICA e dal PRIN 2021 Classica SERICA che indagano le caratteristiche e l’importanza della lingua latina come lingua veicolare nel passaggio culturale tra Oriente e Occidente. Esso mira a censire in un database altamente interoperabile i libri che riguardano l’Estremo Oriente, scritti in cinese o in latino tra il XVI e il XIX secolo, custoditi nelle biblioteche ex gesuite e negli archivi pubblici e privati del Piemonte e della Valle d’Aosta, con particolare interesse per i collegi, i noviziati, le residenze o le parrocchie site ad Alessandria, Aosta, Arona, Biella, Castelnuovo Scrivia, Chieri, Cuneo, Fenestrelle, Lanzo, Mondovì, Pinerolo, Saluzzo, Savigliano, Torino, Vercelli, poi soppresse con accorpamenti e dispersioni dei fondi
bibliotecari. Tale indagine includerà almeno altre due istituzioni, l’Accademia delle Scienze di Torino, presso la quale esiste un fondo di volumi e documenti cinesi e latini, e l’Archivio di Stato, presso il quale si suppone che siano conservati documenti trasferiti da Genova e dalla Liguria e un tempo conservati al collegio gesuitico del capoluogo ligure. Il progetto mira inoltre allo studio e alla digitalizzazione dei documenti e dei volumi disponibili e può avvalersi sia di uno spazio online (serica.unipi.it) sia di 2 scanner portatili per digitalizzare in loco testi intrasportabili; altrimenti si utilizzeranno le apparecchiature del centro DISH Unito (https://www.dish.unito.it/it). Il lavoro sarà svolto in collaborazione con l'Università di Pisa e l'Università Kore di Enna, con le quali esistono ampi rapporti di collaborazione nei progetti segnalati all'inizio della sezione.