Valutazione clinica e della composizione del microbiota vaginale in donne con Sindrome Genito-Urinaria della Menopausa (GSM): studio interventistico su donne trattate con terapia comunemente utilizzata nella pratica clinica che include un trattamento ormonale (sistemico o topico) associato, nei casi non responsivi, a probiotici orali (Lactobacillus Crispatus M247)"
Progetto Dalla revisione della letteratura (Gajer et al, 2012; Muhleisen and Herbst-Kralovetz, 2016; Kaur et al, 2020; Shen et al, 2016; Brotman et al, 2018) emerge come la composizione del microbioma vaginale nelle donne in menopausa cambi rispetto alla vita fertile e come questo possa influenzare la sintomatologia genito-urinaria. E’ ampiamente dimostrato in letteratura (Geng et al,2020; Devillard et al, 2004; Mitchell et al, 2018; Gliniewicz et al, 2019) che la terapia ormonale ripristini un ambiente vaginale sano e più simile a quello delle donne in età fertile. Tale affermazione vale sia per la terapia ormonale locale sia per quella sistemica, entrambe in grado di migliorare non solo i sintomi da sindrome genito-urinaria (GSM), ma anche parametri obiettivabili come l’indice maturativo dell’epitelio vaginale e il pH vaginale (NAMS Position Statement 2020; WHI Barnabei et al, 2005; Palacios et al, 2015; Kagan et al., 2010). E’ ancora dibattuto invece il ruolo del trattamento a cicli con probiotici nel ripristinare la composizione del microbioma vaginale (Bisanz et al, 2014; Russo et al, 2018; Petricevic et al, 2008; De Alberti et al, 2015).
Lo scopo di questo studio è chiarire il ruolo delle terapie comunemente utilizzate nella pratica clinica per la GSM (terapia ormonale sistemica/ terapia estrogenica locale) e dei probiotici sull’ambiente vaginale e sui sintomi da GSM. In particolare ci siamo posti il problema per quelle donne che non rispondono sufficientemente alla terapia estrogenica per il contenimento dei sintomi da GSM, se l’aggiunta di probiotici per l’ambiente vaginale sia in grado di migliorare la sintomatologia da GSM e verificare se la loro somministrazione sia in grado di ripristinare la composizione del microbioma vaginale.