Ruolo dei retrovirus endogeni e di elementi epigenetici nell’eziopatogenesi delle malattie infiammatorie intestinali. Potenziali innovative implicazioni diagnostiche, prognostiche e terapeutiche
Progetto I retrovirus endogeni (RE) costituiscono l’8% del nostro DNA. Derivano da infezioni ancestrali. Durante l’evoluzione hanno perso la capacità infettante. Loro sequenze sono però trascritte ed il loro RNA può, reintegrarsi nel DNA cellulare e causare mutazioni, essere riconosciuto come estraneo ed innescare processi infiammatori e codificare proteine con funzioni immunoregolatrici. L’attivazione dei RE è regolata da meccanismi epigenetici. Fra questi, ruolo cruciale viene svolto dai geni cellulari TRIM28 e SETDB1. Un’alterazione dei RE è stata riscontrata in molte malattie immunomediate ed il nostro gruppo ha per primo dimostrato che le espressioni di vari RE, così come di TRIM28/SETDB1, sono aumentate nella celiachia, nel diabete di tipo 1 e nell’allergia alimentare. Ci prefiggiamo di indagare se pazienti affetti da malattia infiammatoria intestinale (IBD) mostrano un’alterata espressione di RE e di TRIM28/SETDB1 e se eventuali anomalie costituiscono un biomarker diagnostico e prognostico attendibile e
possono rappresentare un bersaglio terapeutico.