Il progetto è finalizzato a comprendere strategie innovative e di avanguardia dell’abitare prodotte in luoghi marginali, intesi come spazi dove esplorare il presente e possibili scenari futuri.
Si intende realizzare un’organica e sistematica campagna di ricerca etnografica, condotta da cinque Unità di Ricerca (d’ora in poi UR) in 16 paesi di differenti aree d’Italia (aree del nord, del centro, del sud e delle isole).
L’indagine antropologica, situata e intensiva, è volta a comprendere percezioni, concezioni e pratiche dell’abitare contemporaneo in contesti di vita periferici e di piccole dimensioni (paesi), problematizzando la nozione di “margine” ed esplorando processi innovativi di produzione culturale e di creazione di socialità.
Lo scopo della ricerca è studiare, etnograficamente, da un lato la “qualità della vita” e del benessere degli abitanti e dall’altro le pratiche minute di vita sociale, culturale e di “presa in cura” territoriale. In questa direzione, l’attività di ricerca è alimentata da un confronto critico con approcci centrati su sviluppo, innovazione e progettazione. Propone però un necessario mutamento di prospettiva – costituita da letture innovative sulle possibilità performative, progressive e generative che può offrire l’abitare i margini – lungo alcune direttrici trasversali: le reti di socialità, le modalità coabitative e relazionali, il benessere soggettivo e collettivo, i saperi diffusi su ambiente e biodiversità, le pratiche cultuali e religiose, i processi patrimonializzanti della località.
Il progetto persegue una strategia di impatto socioculturale a più livelli: intende realizzare precisi obiettivi scientifici, avere una ricaduta nei contesti locali oggetto della ricerca e offrire un ampio osservatorio nazionale sul senso del vivere in luoghi di margine nel contemporaneo. In tale direzione i principali risultati attesi a livello scientifico sono: pubblicazioni accademiche; creazione di un archivio audio-video digitale; produzione di materiale audiovisivo; organizzazione di seminari, di convegni in itinere e di un convegno finale; partecipazione a convegni nazionali e internazionali. Infine sul piano socioculturale e operativo, attraverso la collaborazione costante
con gli enti locali interessati, saranno realizzati: mostre e allestimenti; un catalogo fotografico; un documentario etnografico; laboratori presso le istituzioni scolastiche; un modulo didattico; corsi di formazione finalizzati.