Il progetto intende individuare, descrivere, studiare e valorizzare le fonti per la storia della partecipazione femminile alla cultura e alla produzione editoriale nel Piemonte del Novecento. La presenza di rilevanti fondi archivistici di donne con vari ruoli nel mondo dell’editoria (scrittrici, giornaliste, traduttrici, ecc.) conservati presso diversi istituti culturali piemontesi offre l’opportunità di far emergere, non solo le tracce – non di rado sepolte o trascurate – della loro attività, ma soprattutto il valore che esse racchiudono per la costruzione della loro identità – professionale in prima istanza, e, più in profondità, per quanto ci dicono sulla rappresentazione di sé, soprattutto quando si è in presenza di scritti autobiografici (memorie, diari, romanzi a sfondo autobiografico). Fra i fondi di interesse particolare, si individuano quelli di Giorgina Arian Levi (1910-2011, Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci Onlus), emigrata in Bolivia per le leggi razziali e autrice di racconti e saggistica storica; di Marina Jarre (1925-2016, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", d'ora in poi ISTORETO), traduttrice per Frassinelli ed Einaudi dei classici russi e tedeschi; di Barbara Allason (1877-1968, Centro Studi Piero Gobetti), inviata di guerra durante il primo conflitto mondiale; di Ada Prospero Gobetti (1902-1968, Centro Studi Piero Gobetti), poliedrica figura di intellettuale antifascista. Il progetto si avvarrà anche della partnership della Soprintendenza archivistica e bibliografica per il Piemonte e la Valle d'Aosta, ente preposto alla tutela e valorizzazione degli archivi privati e di enti pubblici non statali del territorio.