Per rispondere alla crisi della biodiversità che colpisce il nostro pianeta, i cui segnali sono evidenti anche nell’area transfrontaliera delle Alpi Sud-occidentali, il progetto MOS.ECO intende porre l’attenzione sullo studio e sulla tutela della biodiversità negli spazi urbani. Forte di un partenariato motivato e competente, che comprende il Comune di Dronero (CN), il Comune di Veynes (05), l’Università di Torino e C.A.U.E 05, il progetto interviene su tre assi: ricerca, sensibilizzazione delle comunità locali e potenziamento delle infrastrutture verdi. In primo luogo, attraverso attività di ricerca che utilizzano approcci partecipativi, coordinate dall’Università di Torino, si vuole migliorare la conoscenza del patrimonio naturalistico di
Dronero e Veynes. Si vogliono poi offrire iniziative innovative, coordinate da C.A.U.E.05, per sensibilizzare e informare molteplici target della popolazione transfrontaliera sull’importanza della biodiversità. La cittadinanza diventa, quindi, protagonista di un processo di “naturalizzazione” urbana, grazie ad una serie di azioni pratiche e coinvolgenti (bioblitz, Kit di biodiversità, “Citizen science”). Queste ultime attività si uniscono agli interventi di creazione e potenziamento di infrastrutture verdi sui due territori, per giungere alla creazione di un mosaico ecologico coerente che permetta di stabilire collegamenti e sinergie tra approcci complementari in Francia e in Italia. Un approccio italiano, a Dronero, incentrato sulle dimensioni biologiche ed ecologiche di un progetto di infrastruttura verde lungo il fiume che lambisce il centro città. Un approccio francese, a Veynes, incentrato sulla partecipazione di residenti e utenti in un progetto che vuole migliorare la biodiversità in alcuni spazi fortemente antropizzati del centro urbano. Questo mix di approcci sarà parte integrante della definizione di una strategia comune, in cui ogni partner e altri attori locali potranno diventare tessere fondamentali per favorire la biodiversità.