L’effetto dei cambiamenti ambientali è molto più marcato in montagna, con un tasso di riscaldamento nelle Alpi che è quasi il doppio della media globale. C’è dunque l’esigenza di individuare strategie efficaci di conservazione degli habitat alpini minacciati dai cambiamenti climatici. Modelli statistici prevedono una perdita marcata dell’area di prateria alpina, e di conseguenza un forte declino delle popolazioni di uccelli che nidificano in questi habitat. Il progetto si concentra sull’ecologia di una specie di uccello migratrice caratteristica delle praterie alpine di alta quota, il culbianco Oenanthe oenanthe, nella continuità di altri due progetti sul culbianco fatti nel 2016-2022 dallo stesso Dipartimento. La prima parte consisterà nel monitoraggio del successo ripproduttivo e nella stima della soppravivenza. La seconda parte riguarderà lo studio dei collegamenti trofici del culbianco, in termini di identificazione delle prede, dei predatori chiave e la loro abbondanza stagionale.