PRIN 2020 - "Animal Husbandry and its Economic Role in the Development..." - Cda 28/04/2022
Progetto Il progetto HERDS si prefigge di indagare le trasformazioni socio-economiche avvenute in Italia e nel Mediterraneo
centrale tra XVIII e VIII secolo a.C., utilizzando un approccio multidisciplinare innovativo e altamente integrato allo studio
dei resti animali che sono una delle classi materiali più rappresentate nei siti archeologici. Il periodo in esame vede l’affermarsi di comunità demograficamente ampie e insediamenti stabili, che nella prima età del Ferro porterà in talune zone alla formazione di incipienti centri urbani, nonché lo sviluppo di reti di scambio a breve e lungo raggio e di interazioni che coinvolsero la circolazione di materie prime, oggetti finiti, tecniche e ideologie. Queste trasformazioni presuppongono profondi cambiamenti nelle strategie economiche primarie: modalità di allevamento con strategie di mobilità o di stabulazione, il ruolo degli animali vivi e dei loro prodotti derivati, lana e latte, la possibile selezione di razze “specializzate”. Tali aspetti sono stati meno studiati in questa prospettiva, nonostante la loro enorme potenzialità informativa.
Il progetto vuole sviluppare una strategia di ricerca ad alto impatto e su vasta scala territoriale, basata sull'ampio uso di
analisi biomolecolari applicate ai resti animali in correlazione con gli studi archeologici e archeozoologici già consolidati.
Le analisi biomolecolari hanno dato un forte impulso allo studio della mobilità umana e dei processi di trasformazione
sociale, ma sono state poco applicate allo studio dei processi economici legati alle pratiche di allevamento.
I casi studio selezionati coprono l'intero periodo cronologico considerato e consentono di esplorare l’interazione tra diversi
ecosistemi, come pianura/ montagna, costa/ entroterra o casi di adattamento ad ambienti insulari.
Il progetto offre un avanzamento delle conoscenze sulla mobilità umana a breve e lungo raggio e sulle reti di scambio
utilizzando in larga misura informazioni derivanti dagli animali anche su base isotopica e del aDNA, oltre quelle fornite dai
marcatori isotopici da resti umani.
Lo sviluppo della pastorizia orientata a prodotti secondari che probabilmente si verificò nell'età del Bronzo sarà
approfondito integrando le ricerche archeologiche e faunistiche con analisi paleoproteomiche e ZooMS, isotopiche e
gascromatografiche. Le numerose analisi aDNA daranno un contributo importante per il dibattito sui tempi di sviluppo
delle razze zootecniche diversificate per la resa di prodotti derivati specifici e sul possibile trasferimento di armenti
correlabile a mobilità/migrazioni.
Il progetto è coerente con le linee di ricerca e di gestione del patrimonio incoraggiate dalla Comunità Europea ed è
rilevante per la società contemporanea per il suo potenziale impatto sullo sviluppo sostenibile, la transumanza,
recentemente dichiarata Patrimonio Immateriale dall'UNESCO e per la conoscenza sull’origine degli aspetti
dell’allevamento che hanno importanza per l'economia nazionale.