GAMBETTI Luca - MIUR - PRIN 2017 Linea A - Nonlinear and uncertainty effects of macroeconomic policies
Progetto Lo scopo del progetto è quello di studiare gli effetti non lineari delle politiche fiscali e monetarie usando una semplice estensione del metodo VAR standard. In particolare, il focus sarà su quattro questioni chiave: (1) Gli effetti delle politiche monetarie sono asimmetrici? (2) Gli incentivi fiscali sono più efficaci durante I periodi di flessione ecoomica? (3) Gli shock fiscali e monetary interagiscono in qualche modo? (4) L’incertezza delle politiche macroeconomiche, in particolare di quelle in materia fiscale, influisce sull’attività economica?
La prima questione ha una lunga storia in economia. Il concetto è che ridurre il tasso d’interesse può essere inefficacie per stimolare la crescita. Ci sonno pochi studi volti a verificare empiricamente se gli effetti delle politiche monetarie siano asimmetrici, ma l’evidenza scientifica esistente propende per lo più per la tesi dell’asimmetria. In ogni caso, I metodi utilizzati non sono pienamente soddisfacenti a causa dell’opinabile identificazione delle riforme politiche o delle presunzioni tecniche. Una conferma ottenuta attraverso un metodo semplice e differente sarebbe quindi opportuna. Il dibattito scientifico sulla questione (2) è stato originato da Auerbach e Gorodnichenko (2012), i quali anno scoperto che il moltiplicatore fiscale aumenta nei periodi di crisi economica, fornendo ulteriore sostegno empirico alle raccomandazioni politiche Keynesiane. La letteratura esistente è divisa: alcuni papers confermano il risultato, ma l’autorevole lavoro di Ramey e Zubairy (2017) no. In relazione alla questione (3) ci sono una vasta letteratura ed alcuni studi empirici che si focalizzano comunque sullo studio degli effetti di diverse e sistematiche regolamentazioni. Allo stato dell’arte, non ci sono studi che prendano in considerazione le interazioni non lineari di riforme controllate. Infine, nonostante la vasta e crescente letteratura sulla misurazione incerta e sugli effetti di questa incertezza, ci sono soltanto pochi lavori circa come misurare gli effetti macroeconomici dell’incertezza nelle politiche fiscali e monetarie. In particolare, gli effetti annunciati delle politiche fiscali possono essere non effettivi qualora ci sia grande incertezza circa la loro ampiezza e tempistica. Tutte le questioni sin qui formulate possono avere anche ulteriori implicazioni politiche. Se la politica monetaria non è efficace per stimolare la ripresa, la stessa dovrebbe essere usata in combinazione con gli incentivi fiscali, in linea con le affermazioni Keynesiane. La visione Keynesiana otterrebbe anche maggiore sostegno in caso di risposta positiva alla domanda di cui al (2). Le interazioni tra le riforme monetarie e fiscali sarebbero una ulteriore motivazione per coordinare le rispettive politiche.
Nell’area Euro, il coordinamento richiede una maggiore integrazione di tasse e spese. In ultimo, i risultati empirici circa la questione (4) possono fornire utili indicazioni sulle modalità in cui le misure di politica fiscale debbano essere formulate e annunciate. Tutte le precedenti questioni necessitano di una rappresentazione macroeconomica in cui le riforme strutturali influenzano le variabili macroeconomiche attraverso funzioni di risposta a impulso non lineari. Le questioni (1), (3) e (4) non possono essere affrontate attraverso modelli standard non lineari. Il metodo recentemente proposto da Matthes e Barnichon (2015) è ben congeniato, ma fa ricorso alla teoria Gaussiana, la quale è normalmente rigettata a livello di dati macroeconomici.
In questo progetto useremo un nuovo metodo, un’estensione dei metodi strutturali standard VAR. Il vantaggio di questo metodo è duplice: primo, non richiede l’utilizzo di presunzioni sulla densità della distribuzione delle riforme; secondo, è semplice, nel senso che richiede soltanto l’utilizzo del metodo dei minimi quadrati ordinari. Le riforme normative valutate sono le stesse dei modelli fiscali e mo