Tecniche spline per la costruzione di modelli anatomici digitali nello screening mammografico
Progetto Nel settore radiologico la diagnostica per immagini ha subito un profondo cambiamento,
grazie all’introduzione di nuovi apparati tecnologici basati su imaging a risonanza magnetica
(MRI), tomografia computerizzata (CT) e tomosintesi (mammografia 3D), che forniscono
immagini in formato digitale. Il passaggio dall’analogico al digitale offre all’operatore sanitario
tutti i vantaggi del trattamento automatico delle immagini (acquisizione, ricostruzione,
archiviazione, trasmissione, analisi) come la rapidità di elaborazione, l’economicità e la
maggiore efficacia nella diagnosi. Questo progetto, focalizzandosi sullo screening
mammografico, mira all’interpretazione di immagini mediche attraverso tecniche
computazionali e di analisi dati, e alla ricostruzione tridimensionale di modelli anatomici
(phantom) digitali ad alta risoluzione tramite la combinazione di diverse tecniche di imaging
(CT, MRI, mammografie 3D, etc.).
L’obiettivo è la generazione di dati sintetici attraverso l'utilizzo di (i) metodi matematici basati
su approssimazione di tipo B-spline per la ricostruzione dei phantom, e (ii) modelli numerici,
ovvero solutori che simulano fenomeni fisici, in grado di simulare l’intera pipeline di
acquisizione delle immagini partendo da tali phantom. Sarà quindi possibile creare dei database
che possano supportare la medicina di precisione, nelle procedure sia diagnostiche sia
terapeutiche. A tal fine, sarà necessario focalizzarsi sull’elaborazione di tecniche matematiche
che consentano la ricostruzione accurata dell’anatomia dei phantom, sullo sviluppo di metodi
di trattamento delle immagini, e sull’implementazione di strumenti di calcolo ad alte
prestazioni per la generazione di modelli in silico ad alta risoluzione, senza trascurare la
correlazione con le applicazioni cliniche.