Compassion in Action: Theories of Sympathy and Construction of Otherness in the Long Eighteenth Century
Progetto Il progetto si propone d’indagare la relazione tra le teorie della compassione elaborate dai filosofi illuministi e le loro applicazioni finzionali (letteratura, teatro, pittura) nel “lungo Settecento” (1660-1830), per mettere in
evidenza come proprio questa “contaminazione” – che si traduce in una fruttuosa sinergia – abbia ricoperto un ruolo determinante sia nello sviluppo dei diritti dell’uomo, sia nel più generale processo di riconoscimento
dell’“alterità”, tipico della modernità. Precisamente la dimensione immaginativa e proiettiva della compassione, mobilitata dalla finzione, consente al soggetto di andare al di là del suo quadro di vita usuale, sino a
simpatizzare autenticamente con situazioni che gli sono completamente precluse a livello esperienziale. Questo meccanismo fa sì che la “compassione in azione” diventi un importante strumento d’inclusione dell’altro e del
diverso: dal “negro” alla donna, sino a giungere al selvaggio, all’emarginato dalla società, al criminale, al folle o, addirittura, all’animale non umano.
L’analisi di questa dimensione “applicativa” della compassione deve essere condotta da un gruppo di ricerca dal carattere fortemente interdisciplinare, elemento decisivo per far emergere gli elementi di rottura cruciali che
la visione settecentesca dell’emozione introduce rispetto alla tradizione che aveva dominato fino a quel momento la cultura occidentale.
Gli obiettivi che il progetto di ricerca si propone di conseguire sono i seguenti:
1) indagare le radici della compassione settecentesca sulla base di uno studio quantitativo e qualitativo di “corpora” riconducibili ai diversi aspetti della cultura del diciottesimo secolo;
2) costruire un “lessico” europeo settecentesco della compassione;
3) delineare una tassonomia delle figure settecentesche dell’alterità, tesa a mettere in rilievo l’inedita transizione dalla tematizzazione filosofico-letteraria della compassione a quella politico-giuridica;
4) far emergere l’attualità della riflessione settecentesca sull’emozione, che ha plasmato modalità di pensiero attorno alla compassione, sia teoriche sia pratico-politiche, in grado d’interrogare la riflessione contemporanea;
5) concepire e realizzare, per la disseminazione dei risultati della ricerca, una innovativa piattaforma digitale open access, in cui i documenti testuali saranno messi in relazione con fonti visive, sonore e video.
Dato il suo elevato valore culturale, che consente una rivisitazione critica del rapporto con l’alterità, uno dei valori fondanti della cultura europea, la disseminazione dei risultati della ricerca sarà indirizzata non solo alla
comunità internazionale degli studiosi che si occupano del tema (sempre più centrale) dell’emozione, ma anche a docenti delle scuole secondarie, nonché a specifiche categorie professionali che hanno a che fare con la
complessità dei processi di inclusione e con la difficoltà di coltivare sentimenti simpatetici.