The Impact of Health Coaching on Psychosocial Distress and Unhealthy Lifestyle Behaviors in Patients with Atopic Dermatitis on biologic/small molecule treatments: A Randomized Controlled Trial
Progetto La dermatite atopica è il disturbo infiammatorio cronico della pelle più frequente. In circa l'80% dei casi compare per la prima volta durante l'infanzia o la fanciullezza, mentre i restanti casi si sviluppano in età adulta. Lo sviluppo della DA è complesso e le prove attuali suggeriscono che la disfunzione della barriera cutanea, gli squilibri immunitari ed endocrini e i fattori ambientali contribuiscono tutti in modo significativo alla sua patogenesi. L'AD è caratterizzata da una serie di manifestazioni cliniche che possono cambiare nel tempo, rendendo difficile la previsione degli esiti individuali. È stato dimostrato che l'AD, a causa delle comorbilità mediche associate, come i disturbi cardiovascolari e neuropsichiatrici, ha un forte impatto sul benessere dei pazienti e sulla loro qualità di vita. Molti studi hanno cercato di valutare come l'AD influisca sui pazienti in diverse fasi della vita, tra cui il percorso formativo, le scelte di carriera, le prestazioni lavorative, le relazioni con gli altri (compreso il partner), nonché lo stile di vita e i comportamenti salutari. L'impatto della malattia su queste decisioni di vita può alterare significativamente il corso della vita delle persone colpite, con effetti che si protraggono per decenni. Il disagio psicologico può innescare o esacerbare l'AD, non solo a causa degli effetti della malattia, ma anche perché il disagio ha un impatto diretto sul sistema immunitario e sulla regolazione neuroendocrina, coinvolgendo in particolare l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e il sistema nervoso simpatico. Il disagio psicologico è legato non solo all'asse HPA ma anche a vari mediatori, come catecolamine, prolattina, neuropeptidi e fattori di crescita nervosa, creando un sistema complesso che influisce sul benessere dei pazienti. Di conseguenza, è stato dimostrato che il disagio psicologico cronico altera la barriera cutanea, portando a un peggioramento della malattia. Solo negli ultimi anni sono stati sviluppati e utilizzati nuovi trattamenti biologici/piccole molecole con anticorpi monoclonali, tra cui dupilumab, tralokinumab e inibitori della Janus Kinase (JAK), con risultati eccellenti e pochi effetti collaterali sui pazienti, soprattutto con AD da moderata a grave. L'impatto dell'AD si estende oltre la pelle e può influire sull'intero benessere del paziente e dei suoi familiari. Gli studi hanno dimostrato che le persone affette da AD sono a rischio di sviluppare abitudini malsane, come uno stile di vita sedentario, l'aumento di peso, il fumo, l'abuso di alcol, i problemi di sessualità e l'abuso di farmaci. Queste abitudini possono contribuire alla sofferenza psicosociale e aumentare il rischio di sviluppare comorbidità mediche, con un impatto negativo sulla salute del paziente e un peggioramento del decorso della malattia, con conseguenti ulteriori trattamenti medici e costi sia per il paziente che per il sistema sanitario. Purtroppo, gli aspetti psicoeducativi, come gli interventi psicoeducativi di gruppo o i trattamenti psicosociali, come il supporto psicologico o la psicoterapia breve, non ricevono sufficiente attenzione o risorse. È fondamentale includere nei piani terapeutici dei pazienti affetti da AD interventi che affrontino in modo specifico le questioni psicosociali e i comportamenti non salutari, poiché questi fattori sono sia una conseguenza della AD sia una causa del peggioramento dei sintomi e delle ricadute. Le condizioni croniche possono essere in parte affrontate migliorando l'autogestione dei pazienti. Il coaching sanitario comprende un'ampia gamma di interventi per aiutare i pazienti affetti da patologie croniche ad adottare abitudini, pratiche e comportamenti favorevoli alla salute che migliorano la qualità della vita e i risultati sanitari e si riferisce all'erogazione di cure centrate sul paziente e finalizzate ad aumentare il benessere, migliorare la salute, ridurre i rischi e diminuire i costi. Sebbene g