Timely diagnosis of brain death, prevention of organ dysfunction and reconditioning of harvested organs. A network for clinical and translational studies to optimize organ donation and transplantation process - Finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU
Progetto La donazione e il trapianto di organi sono campi in rapida evoluzione, in grado di salvare la vita di migliaia di pazienti in tutto il mondo, ma che presentano anche sfide intrinseche. Queste includono la necessità di un’organizzazione, un coordinamento e un controllo efficaci di tutte le attività cruciali (gestione dei donatori, valutazione degli organi, valutazione dei risultati). Esiste una disparità tra la necessità e la disponibilità di organi trapiantabili e una significativa percentuale di pazienti è destinata a non sopravvivere in attesa di un organo disponibile. La mancanza di dati di qualità provenienti da studi di grandi dimensioni è un limite riconosciuto in quest’area della medicina. La diagnosi tempestiva della morte cerebrale (BD) è fondamentale nel processo di donazione e trapianto di organi. Il mantenimento dell’omeostasi sistemica rappresenta un obiettivo nei pazienti con lesioni cerebrali catastrofiche. Quando si verifica la BD, una cascata di eventi fisiopatologici può mettere a repentaglio la perfusione e la funzione degli organi, riducendo il numero di organi idonei al trapianto. Un riconoscimento precoce di neuroimaging dell’imminente BD potrebbe aiutare nell’identificazione precoce di potenziali donatori di organi nelle unità di terapia intensiva (ICU). Gli effetti del test di apnea, richiesto per la diagnosi di BD, sull’emodinamica, sulla funzione respiratoria e metabolica non sono noti così come non studiati sono i potenziali effetti avversi di test ripetuti sulla vitalità degli organi. La valutazione degli organi nel donatore è ancora una scienza imperfetta. Quando un organo viene accettato per il trapianto, i medici trapiantatori solitamente fanno scelte complesse basate sull'esperienza, su parametri clinici e strumentali misti e su valutazioni soggettive macroscopiche. Pertanto, vi è la necessità urgente di identificare criteri di sostenibilità oggettivi e affidabili. Ciò lascia un enigma: 1) sono necessari studi per generare linee guida sufficientemente convincenti da cambiare la pratica e migliorare i risultati; 2) non abbiamo una comprensione sufficiente degli aspetti fondamentali della gestione precoce del donatore e della valutazione obiettiva degli organi prima del trapianto. Per migliorare il processo di donazione e trapianto di organi è pertanto essenziale un approccio alternativo e a questo scopo abbiamo organizzato una rete nazionale di ricercatori per perseguire questa via alternativa di valutazione. Verranno esaminate le seguenti ipotesi:
1) ottimizzazione dell’omeostasi sistemica, perseguendo al contempo la neuroprotezione mediante l’applicazione di procedure precoci di cure in terapia intensiva al paziente con danno cerebrale acuto catastrofico. In caso di evoluzione verso BD, questo approccio potrebbe aumentare il numero di organi prelevati (Unità Bologna e Messina)
2) Previsione mediante neuroimaging dell'evoluzione del BD consentendo l'identificazione precoce di potenziali donatori di organi in cui il BD è imminente (Unità di Torino e Messina)
3) Valutazione dell'impatto del test di apnea sulla funzione emodinamica, respiratoria e metabolica, al momento della determinazione del BD, e valutazione della ripetizione dei test di apnea sulla la vitalità degli organi (Unità di Messina e Bologna)
4) La valutazione metabolica, misurata mediante microdialisi in fegati e polmoni sottoposti a ricondizionamento, che potrebbe contribuire a sviluppare ulteriori criteri di vitalità nella valutazione degli organi prima del trapianto (Unità di Torino)