Rivoira L. - MIcroplastic DEGRADation in Ocean fauna - "Bando Grant for Internationalization - GFI "- 2022
Progetto Ambito di ricerca:
La presenza diffusa di microplastiche (MPs) costituisce uno dei maggiori problemi ambientali a livello mondiale, con gravi implicazioni per la salute umana e animale.
L'uso di enzimi degradativi derivati da comunità microbiche può costituire una strategia innovativa per la soluzione dell'inquinamento da micropolimeri. A questo proposito, attualmente sono stati condotti ancora pochi studi, nonostante i risultati preliminari abbiano dimostrato come le comunità microbiche che vivono nell'apparato digerente di alcuni animali (ad esempio i ruminanti) siano una promettente fonte di nuovi enzimi in grado di degradare alcune tipologie di plastica. Nonostante queste premesse e nonostante la presenza di MPs nelle acque naturali (in particolare mari e oceani) sia ormai assodata -con valori superiori anche alle 10000 particelle/m3-, in letteratura non vi sono ancora studi che valutino l’effetto degradativo sulle plastiche dei microrganismi presenti nei liquidi stomacali ed intestinali della fauna marina.
In aggiunta, è attualmente assente anche una valutazione dell’effetto degradativo dei medesimi microorganismi sui microinquinanti organici ed inorganici eventualmente adsorbiti sulla superficie dei micropolimeri (es. metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, policlorobifenili, contaminanti emergenti, etc).
Obiettivi del progetto:
Il progetto MIDEGRADO, grazie alla collaborazione e alle competenze trasversali dei gruppi di ricerca coinvolti (UNITO-CHIMICA, CIIMAR, UVT e BBU ), intende, raggiungere i seguenti obiettivi tangibili: 1) valutare la contaminazione basale da MPs negli organismi marini selezionati, tramite protocolli analitici specificatamente ottimizzati; 2) determinare l'efficienza dei batteri presenti nei liquidi stomacali e intestinali della fauna marina nel processo degradativo delle MPs, 3) determinare l’interazione delle MPs investigate con sostanze xenobiotiche (organiche ed inorganiche) presenti nelle acque, investigando, in aggiunta, la loro possibile degradazione ad opera della popolazione microbica.
Tutti gli studi saranno effettuati selezionando numerose tipologie di microplastiche a differente densità, forma e caratteristiche chimiche, che saranno individuate tra quelle più rappresentative dell’inquinamento nei mari/oceani (es. polietilene, polietilentereftalato, poliammide, etc).