Effetti a breve e lungo termine del fuoco prescritto sul sistema pianta – suolo in pinete alpine
Progetto In Piemonte, solo nell’ottobre del 2017, sono bruciati 9.700 ettari, di cui 7200 ettari di superficie forestale in aree montane, dovuti a 9 grandi incendi simultanei. Gli estremi meteorologici dovuti ai cambiamenti climatici e la biomassa accumulata a seguito dell’abbandono del territorio aumentano la probabilità di grandi incendi che superano la capacità di estinzione dei sistemi operativi regionali. In seguito agli incendi boschivi dell’autunno 2017, la Regione Piemonte ha deciso di investire nell’approccio integrato prevenzione-spegnimento introducendo tecniche preventive innovative tra cui il fuoco prescritto (Prescribed Burning, PB). Il PB è l’applicazione scientifica del fuoco per ridurre l’infiammabilità del bosco prima che si verifichi un incendio. Ad oggi, pochi studi hanno caratterizzato trattamenti di PB in ambiente alpino e le loro relazioni con le risposte della pianta e del suolo (effetto dose-risposta del PB). Il fuoco, oltre a determinare necrosi dei tessuti fogliari, del floema e del cambio, può modificare, a livello del suolo, sia la disponibilità di acqua e nutrienti sia lo sviluppo radicale influenzando, di conseguenza, la conduttività idraulica della pianta (danni primari). Gli effetti primari possono indurre effetti secondari, che in casi estremi causano la mortalità degli alberi. La sostenibilità ecologica del PB dipende dalle prescrizioni (tra cui soglie di dose e intensità del trattamento) in grado di ridurre la biomassa infiammabile e di limitare gli effetti indesiderati (insorgenza di danni). L’individuazione delle prescrizioni corrette è, quindi, fondamentale per pianificare l’uso del PB nella prevenzione degli incendi boschivi.
PB-Pine realizzerà il primo esperimento multidisciplinare di fuoco prescritto in pinete alpine: adottando un approccio “dose-risposta”; quantificherà il trattamento termico (dose) e l’intensità del fuoco tollerabili dal sistema suolo-pianta individuando le soglie critiche di comportamento del fuoco che inducono danni irreversibili nel sistema suolo-pianta. L’esperimento verrà eseguito in Val Susa, in un comprensorio forestale di Pinus sylvestris ad alto rischio incendi. Gli effetti a breve (dopo 1 mese) e a lungo termine (dopo 6 e 12 mesi) del fuoco prescritto sul suolo e sull’albero verranno valutati attraverso specifiche analisi chimiche, fisiologiche e dendro- anatomiche. Gli studi degli effetti a breve e a lungo termine di trattamenti con intensità diversa sul sistema pianta-suolo evidenzieranno la sostenibilità del PB nella gestione del bosco di pino silvestre. Inoltre, i protocolli prodotti potranno essere acquisisti in linee-guida regionali ed essere di grande utilità nell’estendere la pianificazione del fuoco prescritto in altre realtà alpine con ricadute sulla resilienza delle foreste montane.