La proposta progettuale PRIME “Processi e prodotti Innovativi di chimica verde”, ha l’obiettivo di studiare,
sviluppare e dimostrare processi avanzati di chimica verde in Bioraffinerie in grado di trasformare materie prime
rinnovabili e scarti disponibili sul territorio piemontese in bioprodotti e biomateriali, con proprietà funzionali
paragonabili e/o migliorate rispetto a quelli esistenti sul mercato, con ricadute di rilievo in settori strategici per lo
sviluppo economico regionale: agricoltura (teli per la pacciamatura compostabili, biomateriali per agricoltura,
biostimolanti, bioerbicidi), tessile (filati), automotive (componenti verniciate e tessuti per interni di veicoli), food
(packaging alimentare), cosmesi e nutraceutica (prodotti per il trattamento del corpo e del viso, lozioni per animali,
integratori, formulati per uso topico e per fini medici speciali).
Nello specifico, a partire da scarti agro-industriali del territorio piemontese (oli e zuccheri di scarto) e colture
dedicate in aree marginalizzate e/o inquinate e/o non competitive, si otterranno building blocks biobased (diacidi,
dioli, acidi grassi, esteri) tramite via chimica e fermentativa altamente innovativi e a basso impatto per la
produzione di biopoliesteri biodegradabili e compostabili.
I biopolimeri di nuova generazione verranno validati tramite diversi processi di trasformazione per la realizzazione
di applicazioni di interesse industriale: i) filmatura per la realizzazione di teli per la pacciamatura agricola e film
barriera per il food packaging ii) filatura per la produzione di fibre e filati per il settore tessile iii)) stampaggio ad
iniezione per la produzione di componenti per l’automotive e per l’agricoltura.
In ottica di economia circolare e di efficientamento dell’uso delle risorse, PRIME si focalizzerà anche sulla
valorizzazione dei sottoprodotti dei diversi step di processo (ad es: CO2, digestato, panelli deoleati) al fine di
incrementare il valore e la sostenibilità delle filiere e catalizzare lo sviluppo di ulteriori mercati (ad es: biostimolanti,
bioerbicidi, prodotti per la nutraceutica e per la cosmesi). L’attenzione verrà posta inoltre sulla definizione ed
implementazione di criteri di eco-design dei diversi bioprodotti grazie alla valorizzazione del loro fine vita in filiere
di bioeconomia circolare a basso impatto.
PRIME si inserisce nel modello di sviluppo di Novamont, coordinatore di progetto e leader nel settore delle
bioplastiche e dei biochemicals da fonte rinnovabile, basato sull’uso efficiente delle risorse rinnovabili e sulla
rigenerazione territoriale grazie alla riqualificazione di siti indutriali e all’applicazione di tecnologie proprietarie.
Al fine di coprire tutti i diversi step delle filiere identificate (dal feedstock allo sviluppo delle applicazioni finali)
PRIME prevede la partecipazione d’imprese di eccellenza dei settori di applicazione, trasformatori di biomateriali
nei bioprodotti di interesse, imprese con know-how nella produzione di feedstock da scarti per la valorizzazione in
bioraffinerie integrate, aziende con competenze nella trasformazione e validazione dei sottoprodotti dei processi
in prodotti ad alto valore aggiunto , centri di ricerca e università di eccellenza del territorio con know-how in
processi avanzati di chimica verde, nella valutazione delle performance di prodotto includendo gli aspetti socio-
economici.
Tale approccio permetterà la creazione e sviluppo di un modello di chimica verde altamente innovativo che vede
nello sviluppo di processi innovativi e nell’articolazione di filiere agro-industriali virtuose una possibile risposta alla
crisi economica ed occupazionale (regionale e nazionale), alla delocalizzazione delle produzioni industriali, alla
sostenibilità ambientale, alla dissipazione delle competenze e del patrimonio naturale ed alla compartimentazione
infruttuosa dei settori economici.
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