Articolo sul quotidiano Il Foglio dal titolo. "Una geografia degli attivisti anti israele ci ricorda che vuol dire trasformare gli ebrei in capri espiatori"

Analisi di come determinati gruppi di attivisti, all'apparenza buffi, come i Fatties for a Free Palestine o i Vegan for a Free Palestine, abbiano senso se visti nella logica dei movimenti identitari basati sulla categoria oppressore/oppresso e sulla demolizione delle strutture di potere. Pertanto chi soffia sulle braci del conflitto sa bene come adoperare la propaganda tanto da vendere - a "grassottelli", vegani, queer ecc. - il conflitto tra Israele e Hamas come l'archetipo di tutte le lotte di liberazione. È pertanto necessario portare all'attenzione della gente comune l'uso che si fa del latente antisemitismo - che da sempre ha utilizzato gli ebrei quali capri espiatori su cui proiettare il male percepito - per tentare di destabilizzare l'occidente e le conquiste democratiche.