Data di Pubblicazione:
2016
Abstract:
L'interesse per la messinscena delle pratiche alimentari nel cinema muto italiano di finzione ha suggerito la ricorrenza, nonché l’importanza, della rappresentazione del brindisi all'interno del cinema muto italiano di finzione. L'ipotesi di partenza di questo studio è che la messinscena del brindisi nel primo cinema italiano indichi la centralità di una pratica assai diffusa socialmente, portatrice di significati pregnanti e inequivocabilmente decodificati dal pubblico italiano di inizio Novecento. Le frequenti rappresentazioni del brindisi sottolineano la forza espressiva e il significato di una pratica radicata e decodificata nella vita quotidiana degli italiani. Il pubblico, infatti, attraverso le rappresentazioni cinematografiche della cultura materiale, da una parte coglie ed esplora le prospettive della società, e dall'altra attribuisce senso al testo filmico. Il brindisi, che in generale è l'espressione massima della festa e del momento celebrativo, all’interno del contesto filmico, predispone positivamente le emozioni e le attese dello spettatore; nel caso del cinema muto italiano, questo gesto non manifesta così solo l'apice dell'euforia collettiva, ma è al contempo collegato, come un filo rosso, all'accadimento negativo che fa da cardine all’intera narrazione. Esso svolge quindi il ruolo di suggerire e introdurre l'imminente catastrofe. Attraverso la sua rappresentazione, il “brindisi della sventura” svela la doppia faccia di un rituale che si pone a cavallo tra la dimensione sacra e quella profana.
Tipologia CRIS:
03A-Articolo su Rivista
Keywords:
Cinema; Storia sociale; Antropologia; Cinema muto; Cinema italiano; Brindisi.
Elenco autori:
Jessica Cusano
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