Data di Pubblicazione:
2022
Abstract:
È il 1998 quando Edoardo Sanguineti entra a far parte dell’OpLePo, l’opificio di letteratura potenziale nato sulla scorta del francese Ouvroir de Littérature Potentielle, fondato da Raymond Queneau in occasione di «une décade en septembre 1960 au château de Cerisy-la-Salle, intitulée Une nouvelle défense et illustration de la langue française». Tuttavia, risale a molti anni prima l’interessamento del poeta genovese nei confronti del gioco e delle sue contaminazioni con la letteratura, ed è proprio a partire da questo assunto che il presente intervento si propone di indagare la relazione che intercorre tra l’autore de Il Giuoco
dell’oca e la ludicità, avvalendosi della testimonianza di alcuni documenti inediti (articoli di giornale, ritagli di riviste) conservati nelle teche della Sanguineti’s Wunderkammer e focalizzando l’attenzione sull’esperienza oplepiana e sul suo naturale legame con l’OuLiPo, tassello essenziale anche per la ricostruzione del rapporto dell’intellettuale italiano con la cultura d’Oltralpe.
Tipologia CRIS:
03A-Articolo su Rivista
Keywords:
Sanguineti, Gioco
Elenco autori:
Valentina Corosaniti
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