Revisualizing Italian Silentscapes 1896-1922. Landscapes and Locations in Early Italian Cinema a Hundred Years LateR
Progetto Il progetto intende studiare con quali modalità il cinema italiano prodotto fra il 1896 e il 1922 ha rappresentato i territori e i paesaggi della nazione, e quali location ha utilizzato per tali rappresentazioni. Con "territori"
intendiamo i prodotti della co-evoluzione tra essere umano e ambiente di vita. Con "paesaggio", la veduta di un determinato ambito territoriale, qui recepito in tre declinazioni: paesaggio come fenomeno estetico propulsivo
per le arti, come figura strutturale capace di attribuire «personalità geografica» ai luoghi (Gambi 1983) e come esperienza e «percezione delle popolazioni» (Convenzione Europea del Paesaggio, 2000). Con "location",
infine, intendiamo il “set fisico naturale in cui un film o parte di un film è girato” (Beaver, 1994)
Il progetto vuole rispondere a tre questioni problematiche:
1) La ricerca storiografica sul cinema muto italiano deve ancora riconoscere l’enorme rilevanza delle scene in esterni e delle immagini cine-paesaggistiche della nazione.
2) Le virtuose politiche di accesso alle fonti filmiche promosse negli ultimi anni dagli archivi non devono costituire per la ricerca solo un beneficio strumentale ma anche uno stimolo per definire metodologie, tecnologie e
strategie d’impatto socio-culturale innovative. La recente digitalizzazione di centinaia di film muti ha condotto a un’accessibilità senza precedenti al "film heritage". Quest’ultima però non appare ancora sostenuta da
adeguate strategie di organizzazione dei dati, capaci di renderla funzionale tanto alle richieste della ricerca interdisciplinare quanto alla progettazione di iniziative sociali ed economiche.
3) Se ri-visualizzate nei contesti sociali, educativi, produttivi contemporanei, le immagini paesaggistiche del primo cinema italiano potrebbero esprimere un grande potenziale comunicativo per sostenere la conoscenza e la
memoria storica dei territori, e per approfondire la comprensione dei processi di trasformazione dei paesaggi e dell’ambiente.
Il progetto intende rispondere in modo originale e unitario alle tre questioni evidenziate, tramite, rispettivamente:
1) L’accrescimento delle conoscenze sul cinema muto italiano.
2) La sperimentazione di modelli semantici e tecnologici innovativi per la ricerca e la produzione audiovisiva.
3) La definizione di prototipi e di "best practices" per il riuso delle immagini in ambito sociale, educativo, culturale.
Tra i punti innovativi del progetto si segnalano:
a) l’originalità del tema di ricerca (mai indagato sistematicamente in relazione al periodo storico considerato).
b) la selezione di fonti della ricerca in larga parte mai studiate.
c) l’integrazione sperimentale tra pratiche di catalogazione del film, ricerca storico-umanistica e Information Science.
c) lo statuto interdisciplinare del campo di ricerca.
d) l’attenzione alle ricadute sociali, culturali ed economiche dei risultati della ricerca.
e) la formazione di giovani ricercatori con ambiti di competenze diversificati.