Azioni di Valorizzazione e Recupero per le filiere italiane di Castagno, Mandorlo, Pistacchio e Carrubo
Progetto Il progetto si svilupperà in 36 mesi e sarà suddiviso, data la sua complessità, in 5 linee di ricerca, 17 Work Packages (WPs) operativi e uno (WP0) dedicato al coordinamento del progetto. L’attività del DISAFA (UO5) riguarderà in particolare i WP1 e WP3. Inoltre, l’UO5 collaborerà anche al WP4. È prevista la partecipazione dell’UO5 anche alle attività di comunicazione e animazione territoriale previste dal WP17.
Nel WP1 l’obiettivo dell’UO5 sarà quello di mettere a punto per il castagno (Castanea sativa) metodologie efficienti di rigenerazione e trasformazione di tessuti somatici e protoplasti individuando geni target di risposta ai patogeni e di interesse agronomico. La coltura del castagno è seriamente minacciata da gravi avversità fitopatologiche dovute a Phytophthora spp e Cryphonectria parasitica. La disattivazione dei geni di suscettibilità (geni S), responsabili dell'interazione pianta-patogeno può essere un mezzo per aumentare la tolleranza della pianta. In tale contesto, l’applicazione della tecnologia CRISPR-Cas9 ai geni knock-out S è stata segnalata con successo in frumento e vite e può rappresentare un approccio innovativo anche per il castagno, per ottenere piante tolleranti, obiettivo fondamentale per il breeding e per il successo della futura industria castanicola
Nel WP3 l’obiettivo dell’UO5 sarà quello di fornire un contributo alle conoscenze utili al rinnovo delle tecniche agronomiche impiegate nella progettazione e gestione degli impianti, intensivi e tradizionali, con particolare riferimento all’adozione di nuovi portinnesti clonali compatibili con le principali cultivar italiane di C. sativa. Negli ultimi anni le ricerche su tecniche predittive di incompatibilità d’innesto sono sensibilmente aumentate, concentrandosi sulle principali colture arboree da frutto, ma poco o nulla è noto per il genere Castanea, seppure l’attività di breeding sui nuovi portinnesti clonali sia vivace a livello internazionale . Sono in particolare state condotte attività di ricerca analoghe su vite e drupacee, che hanno ottenuto risultati utili sia alla comprensione delle dinamiche fisiologiche che intervengono nel processo di innesto, sia ai fini di accelerare l’attività di breeding e selezione delle nuove combinazioni portinnesto/nesto
Nel WP4 gli obiettivi dell’UO5 saranno la fornitura di materiali di base e l’ottimizzazione del processo di propagazione, micropropagazione e certificazione delle cultivar. L’azione è particolarmente rilevante per il comparto delle castanicoltura italiana, dove le azioni di caratterizzazione e conservazione del germoplasma condotte negli anni in situ ed ex situ devono costituire la base di partenza per l’implementazione del percorso di certificazione di materiale vivaistico di categoria EU avviato nel 2021 grazie all’Istituzione da parte di MIPAAF e Università di Torino, con il decreto 20.11.2020, del Centro per la conservazione per la premoltiplicazione e Centro per la premoltiplicazione per il castagno, ubicato presso Chiusa Pesio (CN)