La Bioeconomia rappresenta un driver fondamentale per lo sviluppo sostenibile in Europa; a partire dal 2012,
con l’adozione da parte della Commissione della strategia “Innovating for Sustainable Growth: A Bioeconomy
for Europe”, ed in seguito alla sua recente revisione nel 2018 (“A sustainable Bioeconomy for Europe;
stregthening the connection between economy, society and environment”;
https://ec.europa.eu/research/bioeconomy/pdf/ec_bioeconomy_strategy_2018.pdf#view=fit&pagemode=non
e), l’economia europea si è rivolta in modo significativo a questo approccio olistico che sfida le produzioni
“lineari” legate alle risorse esauribili, per passare ad una economia “circolare” basata su risorse rinnovabili e
tecniche di processing “bio-based”.
Nell’ambito della Bioeconomia, le produzioni alimentari sostenibili, rinnovabili e ottenute mediante
tecnologie bio-based rappresentano un importante settore di sviluppo, a livello nazionale e internazionale.
Le applicazioni in area “food” della bioeconomia (a partire dall’utilizzo di enzimi per la modifica delle materie
prime, dalla valorizzazione dei sottoprodotti per la produzione di ingredienti ad alto valore aggiunto, passando
per le produzioni di biomasse microbiche come nel caso dei probiotici, arrivando all’applicazione di nuove
tecniche “green” a basso impatto ambientale) sono un settore trainante in quest’area e, nel futuro,
rappresenteranno sempre più una sfida funzionale al concetto di “sicurezza alimentare” (intesa nel suo
contesto più vasto di “disponibilità di alimenti dal profilo nutrizionale e salutistico ottimizzato” in quantità tale
da soddisfare le richieste e rispettando il concetto della circular economy, volto a ridurre gli sprechi e ri-
utilizzare le risorse).
L’obiettivo generale di NUTRAcore è focalizzato sulla progettazione e la valutazione sotto il profilo
tecnologico e “salutistico” di nuovi ingredienti innovativi “funzionali”, utilizzabili in alimenti ed integratori
alimentari, prodotti e/o valorizzati attraverso soluzioni sostenibili basate sulla bioeconomia, sulle
biotecnologie “bianche” e sulla chimica verde.
L’idea si fonda sulla coniugazione interdisciplinare di approcci tecnologici, analitici ed economici, basati sui
bisogni di alcune definite fasce di consumatori (fascia dell’infanzia ed anziani, in particolare) ed è motivata da
specifiche richieste e trend di mercato, chiaramente evidenziabili a livello internazionale (si pensi il mercato in
crescita degli alimenti “free from”, “senza”), supportate quindi dallo sviluppo economico significativo dei
settori degli “alimenti funzionali”, degli “alimenti arricchiti”, degli alimenti “free from” e dei cosiddetti
“nutraceutici” (da intendersi come ingredienti per integratori alimentari, compresi i probiotici) in continua e
costante crescita.
L’idea di sviluppare ingredienti innovativi utilizzabili in diverse filiere e diversi contesti (ingredienti che saranno
testati in alimenti modello per comprendere meglio la loro utilità tecnologica, nutrizionale e fisiologica) copre
esigenze sempre più sentite dalle Aziende del comparto agroalimentare e nutraceutico alimentare, intese
come necessità di innovazione di prodotto, che deve peraltro passare per il concetto chiave della Circular
Economy di utilizzo ragionato ed esaustivo delle risorse (compreso l’utilizzo di alcuni sottoprodotti di
lavorazione delle filiere agroalimentari Regionali). L’innovazione di prodotto passa in questo contesto
attraverso l’innovazione di processo, che richiede necessariamente un ulteriore sforzo di integrazione delle
soluzioni già disponibili e della loro applicazione ai materiali raw che devono essere processati e, in particolare,
valorizzati.
Il Progetto supportato dal Consorzio NUTRAcore si colloca,