Il progetto si sviluppa dalla sede universitaria di Savigliano, tra i fiumi Maira e Mellea, e in siti del territorio legati
al passaggio di corsi d’acqua fondamentali per comprendere il paesaggio, l’ambiente e le attività umane.
Abbiamo individuato siti specifici presso Cavallermaggiore (CN) e Cambiano (TO), oltre che nell’area del Paleo-
Po che dalla zona di Carignano/Carmagnola si estende a sud della Collina di Torino.
L’intervento si rivolge prioritariamente ad insegnanti, alunni e famiglie, e nasce dall’idea di sviluppare forme di
didattica e di divulgazione scientifica basate sull’esperienza sensibile e sul coinvolgimento della corporeità in un
laboratorio legato ai luoghi e prevalentemente outdoor. La motivazione si lega a tre aspetti prioritari:
1) Ripensare l’offerta educativa e formativa in un contesto pandemico e post-pandemico per riappropriarsi della
dimensione spaziale e corporea della conoscenza e per contrastare l’aumento di forme di disagio legate alla
riduzione delle attività in presenza.
2) Sperimentare moduli innovativi di educazione al territorio che, riprendendo le esperienze pregresse dei
componenti il gruppo di lavoro, sviluppino approcci orientati alla sostenibilità e alla transizione ecologica.
3) Offrire al territorio un supporto di idee e di esperienze educative “localizzate”, rimodulate e adattate alle
risorse, ai valori, al paesaggio e alle comunità locali, in un processo di riappropriazione cognitiva e fisica dei
luoghi, di cura del territorio e di cittadinanza attiva e partecipata.