Gli ambienti alpini, in particolare le praterie permanenti, sono veri e propri hotspot di biodiversità vegetale, animale, del suolo e del paesaggio, oltre a rappresentare una risorsa primaria per l’agricoltura e la zootecnia. Le produzioni alimentari derivanti da questi ecosistemi si distinguono per qualità superiore rispetto a quelle convenzionali. Tuttavia, l’abbandono delle attività agricole causato da crisi socio-economiche e cambiamento climatico minaccia tale biodiversità.
La Valchiusella (TO) rappresenta un'eccezione tra le vallate alpine, conservando un tessuto agricolo attivo e stanziale, basato su pratiche sostenibili, utilizzo esclusivo di materie prime locali e produzione estensiva. Questo modello favorisce la conservazione della biodiversità anche grazie all’integrazione con il turismo sostenibile. Ne sono esempio i “Sabat d’le Erbe”, eventi che valorizzano l’uso alimentare delle erbe spontanee, promuovendo al contempo il patrimonio agroalimentare e culturale locale.
Il progetto proposto intende istituire in Valchiusella una “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”, con l’obiettivo di tutelare specie e razze locali, valorizzare le risorse foraggiere e promuovere sinergie tra agricoltura, zootecnia e turismo. L’iniziativa punta a offrire un modello replicabile per la conservazione attiva della biodiversità in altri territori alpini e piemontesi.