Il progetto intende indagare il rapporto intrattenuto con il cinema dalla sottocultura volta per volta definita, a seconda delle tendenze ideologiche e delle tensioni culturali del periodo, omosessuale, gay/lesbica, LGBTQ+ o queer. L’intenzione è quella di ricostruire il peso giocato dal cinema all’interno di questa sottocultura negli anni della sua formazione in Italia, dalle prime forme di aggregazione collettiva, nell’immediato dopoguerra, all’organizzazione di diverse correnti militanti tra gli anni ‘50 e gli anni ‘70, fino all’istituzionalizzazione registrata negli anni ‘80. Cinema inteso nella forma di una storia complessa, che intrecci i più diversi piani istituzionali (attività di critica, interpretazioni e rispecchiamenti del pubblico, fandom, prassi legate alle frequentazioni delle sale, produzioni indipendenti legate alla militanza, organizzazione di eventi come rassegne e festival, ecc.). L’intenzione è quella di ricostruire questi quarant’anni circa di storia culturale e sociale italiana dal punto di vista del cinema, ma anche ripercorrere quarant’anni di storia del cinema dal punto di vista di una sottocultura definita, intrecciando le due prospettive in modo da proporre un lavoro che, per ampiezza, sistematicità e metodologia, risulti innovativo e si proponga come modello per ulteriori indagini di questo genere. Sul piano metodologico, la ricerca mira a unire la storia del cinema, la storia sociale e la storia orale, attraverso il reperimento della documentazione prodotta direttamente negli anni dalla sottocultura in esame (riviste, letteratura grigia, memorialistica, film militanti) e tramite la raccolta di un ampio numero di testimonianze, sia dei protagonisti della storia che si intende indagare sia di un congruo numero di comuni spettatori, dai 55 anni in su, che si riconoscano come parte della sottocultura in oggetto, da interpellare su tutto il territorio nazionale tramite questionari e interviste dirette. Il progetto prevede la produzione di una piattaforma online duratura e accessibile, dove: 1) sarà messo a disposizione un database ricercabile che consentirà di navigare nel patrimonio documentale raccolto, opportunamente indicizzato; 2) saranno condivise le interviste realizzate; 3) saranno proposti percorsi espositivi digitali, costruiti sul database per offrire esempi significativi di ricerche possibili. Grazie all’ampia rete di soggetti e istituzioni che il progetto intende coinvolgere, nazionali e locali, oltreché con due workshop e un convegno finale, il progetto diffonderà i risultati tramite attività di terza missione che metteranno a disposizione occasioni di divulgazione e di collaborazione alle organizzazioni militanti e ai festival a tema sparsi sul tutto il territorio nazionale; presentazioni nei principali convegni di settore; contributi in forma di articoli e saggi su riviste open-access e in raccolte collettanee.