Cultural Labs of Faith. The Production of Christian Popular Culture in Italy from the Unification to the Economic Miracle.
Progetto Il progetto intende studiare su un lungo periodo, dall’ultima fase del processo di unità nazionale italiano fino al “miracolo” economico (1860-1960), l’evoluzione delle forme di produzione della cultura religiosa di carattere “popolare”. Si vogliono quindi indagare quei prodotti pensati da varie istituzioni religiose per un pubblico ampio, con l’intento di istruire, educare, delineare modelli, guidare i comportamenti sociali e politici. Lo scopo è studiare dall’interno i laboratori e le industrie culturali religiose che hanno dimostrato una più efficace capacità di penetrare in tutti gli strati della società attraverso la creazione di narrazioni innovative e l’uso di mass media diversificati, partendo da alcuni casi significativi. Si tratta di ordini religiosi cattolici impegnati nella diffusione della “buona stampa”; associazioni laicali votate all’educazione dei più giovani; chiese espressione delle minoranze cristiane operanti in Italia promotrici di attività editoriali di carattere popolare; istituzioni legate alle strutture ecclesiastiche sostenitrici di iniziative economiche rivolte agli ambienti popolari. Questi laboratori culturali nel corso di un secolo hanno ampliato la propria presenza nella sfera pubblica sfruttando le forme comunicative e le innovazioni tecnologiche: dall’affermazione della stampa periodica al feuilleton, dal romanzo d’avventura al fumetto, dalla diffusione della fotografia al cinema, dal settimanale illustrato al fotoromanzo, dalla radio alla televisione. Si presterà attenzione alle origini e alle conseguenze della crescente specializzazione dei prodotti per fasce generazionali, per generi e per categorie professionali, dalla produzione per l’infanzia e per ragazzi a quella per un pubblico femminile e specifiche categorie lavorative.
La ricerca vuole rispondere da una prospettiva inedita ad alcune questioni storiografiche di ampio respiro:
a) il funzionamento dei laboratori culturali di natura o ispirazione religiosa attraverso un approccio multidisciplinare che tenga conto degli aspetti sociali, economici e storico-culturali;
b) i sistemi narrativi caratterizzanti questi prodotti e la loro attitudine a formare canoni comportamentali capaci di plasmare in profondità la società e le coscienze;
c) le modalità di diffusione e di ricezione di questa enorme produzione culturale;
d) la circolazione transnazionale di modelli organizzativi e proposte educative rilevabile nei prodotti e nei produttori della cultura popolare cristiana in Italia.