Nonostante la rapida crescita delle nuove applicazioni della tecnologia wireless, si sa relativamente poco del loro potenziale impatto sulla salute. In particolare, occorre prestare particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili (cioè i giovani fino a 25 anni) e più esposte (cioè i lavoratori). Gli obiettivi di GOLIAT sono monitorare l'esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF), in particolare quelli del 5G, fornire nuove conoscenze sui suoi potenziali effetti causali sulla salute e capire come le esposizioni e i rischi siano percepiti e comunicati al meglio utilizzando il coinvolgimento dei cittadini. Applicando un approccio paneuropeo integrativo e transdisciplinare, i) svilupperemo metodi di valutazione dell'esposizione di nuova generazione per stimare la dose aggregata di RF-EMF al corpo intero e agli organi nei giovani; ii) identificheremo nuove sorgenti occupazionali di RF-EMF derivanti dalla diffusione del 5G e stimeremo i livelli e i modelli di esposizione a RF-EMF nei lavoratori; iii) valuteremo gli effetti neuropsicologici dei RF-EMF nei giovani e nei lavoratori utilizzando metodi di inferenza causale e iv) quantificheremo i potenziali impatti sulla salute delle esposizioni a livello di popolazione; v) valuteremo gli effetti del 5G sulla funzione cerebrale, sulla termoregolazione e sullo stress radicale utilizzando esperimenti in vitro, in vivo, sull'uomo e in silico; vi) identificheremo mezzi efficaci di riduzione dell'esposizione; vii) comprenderemo meglio la percezione del rischio legato alle RF-EMF e al 5G; viii) applicheremo un modello di coinvolgimento inclusivo e di co-disegno di metodi/strumenti di comunicazione per affrontare le preoccupazioni e le idee sbagliate in materia di RF-EMF; ix) diffonderemo i risultati di GOLIAT alle parti interessate allo scopo di integrarli nelle azioni politiche; x) implementeremo un'analisi più ampia delle implicazioni sociali ed etiche di RF-EMF e 5G; e xi) svilupperemo un'infrastruttura di dati FAIR. I risultati attesi serviranno a fornire prove solide sui potenziali effetti dell'esposizione alle RF-EMF (5G) nei giovani e nei lavoratori e a contribuire allo sviluppo di linee guida per la prevenzione/riduzione dell'esposizione alle reti di radiocomunicazione di nuova generazione, compreso l'"internet delle cose".