Il progetto si propone di approfondire lo sviluppo e la circolazione di un particolare tipo di libro, i cui esemplari sono rintracciabili in tutta Europa durante il Medioevo: una raccolta, spesso multilingue, di opere lunghe e brevi, che unisce poesia e prosa al fine di istruire, divertire e stupire il lettore, tracciando un percorso allettante verso la conoscenza che potrebbe essere eventualmente seguito da lui stesso. Principalmente indipendenti l'uno dall'altro, scritti in regioni e periodi diversi, manoscritti di questo tipo erano ogni volta unici; tuttavia sembrano condividere i principali temi, strategie e pubblico, offrendo ai membri della società laica materiali testuali in parte discendenti da tradizioni monastiche, e in parte nuovissimi, accuratamente miscelati e ritagliati sul destinatario, talvolta arricchiti anche da una notevole esposizione iconografica; sebbene il loro focus fosse principalmente etico e pedagogico, potevano anche rivelare un vivo interesse per il discorso d'amore e le seduzioni mondane.
Un rinomato manoscritto di questo tipo, il magnifico Berlin, Staatsbibliothek, Ham. 390, contenente molti testi latini e alcune delle più antiche opere letterarie del nord Italia, copiato e miniato accuratamente a Treviso nella seconda metà del XIII secolo per un nobile veneziano, è stato oggetto di un completo studio ed edizione pubblicata nel 2019, con il sostanzioso contributo di alcuni membri della principale unità di ricerca; basandoci su questa profonda analisi, vogliamo ampliare il campo di ricerca nello spazio e nel tempo, cercando tutti gli altri manoscritti di questo tipo in cui le lingue romanze hanno svolto un ruolo significativo, mirando a ricostruirne la forma, la funzione e il contesto originario, nonché i possibili spostamenti in tutta Europa e nel Mediterraneo; ma anche rilevare gli schemi ricorrenti, e misurare in ciascuno sia la continuità con il passato che gli elementi di innovazione.
Merita un attento studio la sfida polivalente rappresentata da questi oggetti, che uniranno la codicologia alla linguistica storica, nonché alla letteratura e alla storia dell'arte, beneficiando dell'esperienza delle unità nel campo della produzione didattica, scientifica e devozionale durante il Medioevo e oltre. Con il supporto di assegnisti di ricerca sarà possibile aggiungere all'elenco di esemplari già conosciuti (e studiati individualmente) altri finora passati inosservati, ma anche registrare tutte le tracce di reperti perduti citati nei cataloghi delle collezioni antiche ora disperse, lavorando su un catalogo dettagliato, completo e ragionato. Saranno organizzati workshop sui rappresentanti più significativi di questo tipo di collezioni, esplorando le affinità con i diversi ambiti linguistici, attraverso il dialogo con i rispettivi specialisti. Diffonderemo inoltre la conoscenza del valore di questi dispositivi didattici ibridi e affascinanti nella storia europea attraverso pubblicazioni ad accesso aperto in inglese, distribuite attraverso i principali portali di editoria elettronica, e una mostra virtuale basata sul web.