I tumori maligni in età pediatrica rappresentano meno del 2% di tutti i tumori maligni che insorgono durante la vita dell’uomo, ma costituiscono, almeno nei paesi occidentali, la più frequente causa di morte dopo gli incidenti nei bambini di 1-14 anni. L'Italia ha una delle più alte incidenze di tumori pediatrici in Europa, con circa 2300 nuove diagnosi ogni anno nella fascia di età tra 0 e 19 anni. I tumori embrionali rappresentano circa 1/5 di tutti i tumori che si verificano nell'infanzia (0-14 anni) e più di 1/3 di quelli che si verificano nei bambini da 0 a 4 anni. Sebbene i fattori genetici abbiano un ruolo importante, l'eziologia di questi tumori è ancora ignota. I tumori che si verificano nei primi anni di vita condividono caratteristiche comuni, e le recenti evidenze hanno suggerito che possano originare in utero a causa di un ambiente prenatale alterato. L’effetto protettivo sui difetti del tubo neurale della supplementazione preconcezionale di folati e il loro possibile analogo legame con altre malformazioni e nascite pretermine suggeriscono che un ruolo protettivo simile potrebbe esistere anche nei confronti di alcuni tumori infantili. A causa del suo ruolo chiave nella sintesi e riparazione del DNA e nella metilazione dei geni, è biologicamente plausibile un effetto chemioprotettivo dell'acido folico rispetto alla carcinogenesi.
Per motivi di oggettive difficoltà nella conduzione di studi clinici randomizzati nelle donne in gravidanza e la bassa prevalenza di tumori embrionali (che rende difficili le analisi di singoli studi), i progetti collaborativi che coinvolgono coorti di nascita con dati raccolti in modo prospettico rappresentano il miglior contesto per chiarire l'associazione tra la supplementazione con acido folico e tumori embrionali nei bambini.
L'obiettivo principale di questo progetto è quello di studiare l'associazione tra l'assunzione materna di acido folico prima e durante la gravidanza e il rischio di tumori embrionali nei bambini, utilizzando i dati raccolti dalle coorti di nascita che partecipano al consorzio internazionale I4C (International Childhood Cancer Cohort Consortium).
Obiettivi specifici del progetto sono:
1) Studiare il ruolo delle finestre temporali di esposizione, considerando il periodo prima del concepimento (1-3 mesi), il primo mese di gravidanza, i tre trimestri di gravidanza, e l’intera gravidanza;
2) Valutare l'associazione dose-risposta analizzando i livelli (dosaggi) di supplementazione con acido folico;
3) Analizzare, ove possibile, l'associazione per i sottotipi più comuni di tumori embrionali.
Studiare l'origine dei tumori infantili – dal momento che, a differenza di quanto avviene per l'età adulta, la prevenzione in età infantile non è possibile - è uno dei primi passi per comprendere ed eventualmente sconfiggere queste
malattie, che colpiscono una delle popolazioni più fragili, ma anche le loro
famiglie e la società nel suo complesso. I fattori eventualmente modificabili coinvolti nell'eziologia di questi tumori dovrebbero indirizzare le future politiche di sanità pubblica.