Background
I disturbi depressivi sono uno dei maggiori oneri per la salute pubblica, soprattutto a causa dell'elevato numero di individui che non hanno raggiunto la guarigione.
Nonostante l'ampia gamma di trattamenti farmacologici e psicosociali ad oggi disponibili infatti, solo il 50% dei pazienti risponde adeguatamente ad una prima linea di terapia e circa il 30% dei pazienti non riesce a raggiungere la remissione dopo plurimi trattamenti.
Si configura pertanto una condizione di depressione resistente ai trattamenti (TRD) che si associa ad una importante compromissione del funzionamento occupazionale e psicosociale, oltre che ad un decorso della malattia più grave, con tendenza alla cronicizzazione e gravato da un maggior numero di problemi fisici e psichiatrici e da un aumentato rischio di suicidio. La gestione di questa condizione risulta spesso complessa e difficile. Il trattamento infatti si basa su combinazioni di diversi farmaci, con i rischi di interazioni e collateralità che ne conseguono, fino all’utilizzo della terapia elettroconvulsivante (ECT). Pertanto, vi è un crescente interesse nel trovare trattamenti combinati ed integrati che possano rispondere alle esigenze di cura di questa difficile popolazione di pazienti non responder. Una possibile svolta per il trattamento della TRD nella pratica clinica potrebbe derivare dalla recente commercializzazione di esketamina, unico antidepressivo ad oggi approvato per il trattamento della TRD, che agisce attraverso un meccanismo d'azione innovativo basato sulla stimolazione del sistema del glutammato e sul rapido aumento del rilascio di fattori neurotrofici.
Obiettivi
1) Valutare le caratteristiche cliniche associate ai pazienti con TRD per individuare elementi che aiutino a predire lo sviluppo di resistenza ai trattamenti;
2) Esplorare il profilo cognitivo dei pazienti con TRD per individuare interventi riabilitativi specifici;
3) Valutare in pazienti caratterizzati dalla complessità che si riscontra nella pratica clinica quotidiana l’efficacia di esketamina sui sintomi depressivi, cognitivi e sul funzionamento, in monoterapia ed in combinazione con un trattamento psicosociale.
Scopo ultimo dell’iniziativa è sviluppare schemi di trattamento accessibili e personalizzati per migliorare la qualità di vita e il funzionamento di questi pazienti.
Metodi
Saranno selezionati pazienti con diagnosi di disturbo depressivo maggiore (DSM5-TR) afferenti all’SCDU Psichiatria dell'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. I pazienti saranno divisi in due sottogruppi (TRD contro non-TRD) sulla base della definizione di resistenza (fallimento di almeno 2 trattamenti con antidepressivi per tempi e dosaggi congrui durante l’episodio in corso) e saranno sottoposti ad una intervista semi-strutturata per la raccolta sistematica di caratteristiche socio-demografiche e cliniche.
A supporto della valutazione, saranno somministrate scale cliniche per la valutazione della sintomatologia depressiva, del profilo cognitivo, del funzionamento e della qualità di vita.
Tali valutazioni saranno ripetute in diversi momenti nel corso del trattamento per verificare l’andamento della sintomatologia ed il recupero del funzionamento dopo il trattamento.
Prospettive dei risultati della ricerca
Questo progetto intende contribuire ad approfondire le conoscenze sugli aspetti clinici e cognitivi dei pazienti affetti da TRD e, di conseguenza, portare allo sviluppo di regimi di trattamento integrato più efficaci e personalizzati per migliorare la qualità di vita di questi pazienti.