Migliorare la sostenibilità ambientale dell’Ateneo, nel quadro della partecipazione di UNITO alla rete
nazionale delle università sostenibili (RUS), è il macro-obiettivo. Torino, tra l’altro, è tra le città più inquinate
del paese come qualità dell’aria, con uno share modale dell’auto superiore a Milano e Genova in base ai più
recenti dati ISFORT. Nello specifico, il Green Office dell’Ateneo (gruppo mobilità) ha tra i suoi compiti quello
di fornire supporto per la governance di tutti gli aspetti legati alle scelte di mobilità dei membri della comunità
universitaria. Anche la gestione dei parcheggi interni presenta ricadute in tal senso: ovviamente, rendere
disponibile o meno, e a che condizioni, un posto auto direttamente nelle strutture di afferenza di personale e
studenti costituisce un elemento di incentivazione/disincentivazione rilevante rispetto alla scelta modale
dell’auto “porta a porta”, in special modo per le sedi universitarie localizzate in contesti urbani ad alta densità
e con scarsità di spazi pubblici per il parcheggio.
Nel 2012 è stato attivato il Campus "Luigi Einaudi" (CLE), oggi uno dei principali poli dell’Ateneo. In base
alla normativa vigente, il CLE include un ampio parcheggio (500 posti), per evitare un impatto negativo dei
suoi utenti sul quartiere. Pur rimanendo semivuoto per anni (anche dato il canone mensile di 10 € - basso ma
non gratuito), il parcheggio è diventato un bene ricercato nel 2017 con l’introduzione del parcheggio a
pagamento (6 volte il costo di quello interno) nelle aree circostanti. Si quindi è reso necessario definire come
gestire l’attribuzione i permessi in modo selettivo, in base a criteri per quanto possibile legati alla sostenibilità.
Il caso descritto non è solo rilevante in sé, ma rappresenta un esempio delle problematiche che a breve termine
dovranno essere affrontate presso altri poli per la creazione di nuove strutture con annesso parcheggio (ad
esempio la nuova palazzina in Piazzale Aldo Moro, di fianco a Palazzo Nuovo, e più a medio termine il nuovo
polo scientifico a fianco del già esistente campus di Agraria e Veterinaria), o nel quadro della riorganizzazione
e razionalizzazione degli spazi di parcheggio di sedi già esistenti, oggi gestiti in modo differenziato e spesso
incoerente.
Il progetto è in piena sintonia con il Documento di Programmazione Integrata 2020 ed in specifico con gli
obiettivi della sezione del Piano Integrato 2020-2022 dell’Ateneo, che definisce obiettivi e piani di sviluppo
dell’Amministrazione di UniTo: nel Piano Strategico la Finalità strategica “Riconoscere la responsabilità
sociale dell’Ateneo” e il relativo Obiettivo “1.4 - Incrementare la sostenibilità sociale, economica e ambientale
dell’Ateneo” vengono declinati nell’obiettivo organizzativo “Attivazione e mantenimento di iniziative di
mobilità sostenibile per tutta la comunità Universitaria (Studenti e dipendenti)” in capo alla Direzione Edilizia
e Sostenibilità. Il progetto di ricerca presentato rappresenta infatti un passaggio propedeutico all’erogazione di
un servizio innovativo da parte dell’Ateneo in tema di mobility management.
Anche in un ambito di terza missione il progetto offre importanti ricadute positive, contribuendo a proporre e
rendere possibili approcci innovativi, sostenibili e razionalmente basati sui dati disponibili nella gestione dello
spazio pubblico in contesti in cui questo è una risorsa scarsa, come quelli metropolitani ad alta densità. In tal
senso, si prefigura come un trasferimento di conoscenze di grande interesse per la collettività e gli enti pubblici
in particolare, che ne possono derivare immediati strumenti operativi.