L'obiettivo prefissato di questo progetto è quello di offrire nuovi strumenti per far avanzare ulteriormente le nostre conoscenze nella trasmissione testuale degli scritti dell'antico slavo ecclesiastico, cioè la letteratura della Slavia Christiana (secoli IX-XI). Il risultato risiede nella compilazione di un repertorio in un volume di storie di trasmissione testuale di scritti dell'antico slavo ecclesiastico, tradotti dal latino e dal greco o originariamente composti da importanti autori dell'epoca. Questa raccolta di studi si baserà sulla compilazione di un database, sviluppato dai membri del team nel corso di due anni, e si concluderà per la stampa entro un ulteriore periodo di sei mesi dalla data di completamento del progetto. La produzione di voci singole su ogni singola tradizione manoscritta da indagare seguirà rigorose linee guida metodologiche e avrà una precisa configurazione strutturale. I manoscritti dell'antico slavo ecclesiastico saranno oggetto di un approfondito studio critico del testo. Anche i testimoni più importanti (Variantenträger) saranno oggetto di indagine paleografica e codicologica. E, ultimo ma non meno importante, verrà prestata la dovuta attenzione alla loro analisi linguistica.
L'impatto scientifico di questo progetto sta nell'affrontare un vuoto scientifico nel campo della trasmissione dei testi dell'antico slavo ecclesiastico, poiché uno studio completo di questo tipo è stato finora assente. Per raggiungere un obiettivo così ambizioso, intendiamo costruire un approccio integrato e sistematico per favorire l'adozione di metodologie innovative nella filologia slava. Ciò sembra essere necessario sia ai fini della futura produzione di edizioni critiche affidabili, sia allo scopo di affrontare adeguatamente le principali questioni in sospeso in questo campo. Riguardano, da un lato, l'origine, il processo di copiatura, le modifiche e la circolazione nel corso dei secoli di centinaia di opere; dall'altro, il problema di evidenziare eventuali differenze e analogie con le tradizioni bizantine, medio latine, tedesche o romanze.
Le risposte a queste domande richiedono nuovi modi di esaminare la trasmissione testuale. Invece di selezionare una manciata di opere recuperate dai primi manoscritti glagolitici e cirillici (fine X - XI secolo) come punto di partenza, dovremmo piuttosto concentrarci sul XIV e, soprattutto, sul XV secolo come periodo chiave per l'indagine. Ciò è in contrasto con una lunga tradizione nella nostra disciplina di concentrarsi su documenti precedenti e sui tratti più antichi della lingua. Una pratica tradizionale così antiquata ha avuto gravi conseguenze per una valutazione delle opere appartenenti al primo corpus di letteratura slava ecclesiastica antica. Di conseguenza, un gran numero di testi non è stato sufficientemente studiato per il solo fatto che non sono attestati nei primi manoscritti (canone paleoslavo). I tempi sono ormai maturi per raggiungere una nuova comprensione della trasmissione dei testi della Slavia Christiana, e quindi offrire una rivalutazione del suo patrimonio letterario.