Il COVID-19, sfruttando vie olfattive o sistema nervoso (SN) autonomo di vie respiratorie e canale enterico, causa danni strutturali e metabolici nel SN centrale aumentando le citochine proinfiammatorie (tempesta citochinica). Anosmia, ageusia, crisi epilettiche e infarto cerebrale indicano un neurotropismo del virus, con cefalea, perdita della memoria, incoordinazione motoria e disturbi dell’attenzione fino a fragilità cognitiva e psicologica, anche dopo l’infezione.
Oltre all’esame clinico, è necessario disporre di marcatori di malattia, in sangue, saliva e liquor - biopsia liquida. Il dosaggio di neurofilamenti, proteine misaggregate, molecole infiammatorie e enzimi coinvolti nella morte neuronale in concentrazioni non quantificabili con le comuni tecniche di analisi individuerà i pazienti a rischio di patologia nervosa severa, e ne seguirà il decorso. Lo sviluppo di lab-on-chip e biosensori rappresenta uno campo promettente di sviluppo tecnologico e biomedicale. Ciò rappresenterà una svolta per tutte le patologie neurodegenerative, anche quando l’emergenza COVID-19 cesserà.
I Partner rappresentano eccellenze nazionali per lo sviluppo del progetto: clinica (UNITO-Auxologico), biochimica e biologia del SN (UNITO/FCO), micro-nano tecnologie (POLITO), e sistemi informatici (IS).