Data di Pubblicazione:
2021
Abstract:
La tempesta Vaia (ottobre 2018) ha rivelato un’insospettata fragilità dei territori alpini, portando le comunità ad interrogarsi sulle proprie modalità di abitare la montagna. Questa “crisi rivelatrice”, tuttavia, lungi dall’essere una situazione emergenziale e occasionale, è invece una condizione storicamente iscritta nel patrimonio forestale. Il caso della Val di Fiemme è emblematico: dopo la quantificazione dei danni e l’identificazione dell’evento meteorologico (costruzione del fatto scientifico), la comunità ha cercato di dare un senso alla tempesta Vaia (interpretazione del fatto scientifico) mettendola in relazione con altri eventi catastrofici europei degli ultimi decenni (es: Vivian, Lothar, Kyrill, Gudrun). Vengono così tracciate delle “parentele del vento” che permettono di contestualizzare storicamente la tempesta Vaia, superando la sua dimensione traumatica di evento isolato, inaspettato e imprevedibile. Ma queste parentele sono diventate fondamentali anche per una riflessione sul futuro del territorio. L’esempio di altre regioni europee, ugualmente fragili davanti alla forza del vento, sta fornendo alla comunità di Fiemme, ai suoi amministratori e agli esperti coinvolti nel processo di ripristino, modelli utili per pianificare le future strategie d’intervento; consapevoli che la sostenibilità della foresta, oggi, è più che mai legata alla sua capacità di affrontare i cambiamenti climatici.
Tipologia CRIS:
03A-Articolo su Rivista
Keywords:
Val di Fiemme, politiche forestali, tempesta Vaia, parentele del vento, cambiamento climatico, Trentino Alto-Adige, foreste
Elenco autori:
Nicola Martellozzo
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