La convergenza tra intelligenza artificiale (IA) e mezzi di contrasto potrebbe rappresentare una forza trasformativa nel campo dell’imaging medico. I mezzi di contrasto permettono una visualizzazione più chiara e dettagliata delle strutture anatomiche e dei processi fisiologici in diverse modalità di imaging, tra cui la Tomografia Computerizzata (CT) e la Risonanza Magnetica (MRI).
L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di elaborare grandi quantità di dati e identificare pattern sottili, ha il potenziale per migliorare in modo significativo l’efficacia e l’efficienza dei mezzi di contrasto (CA) nell’imaging diagnostico.
Il presente progetto esplorerà la sinergia tra IA e mezzi di contrasto con l’obiettivo di rivoluzionare l’imaging diagnostico e migliorare gli esiti clinici attraverso le seguenti direttrici:
Miglioramento del contrasto per una prognosi più accurata e per abilitare approcci di medicina preventiva e personalizzata.
Riduzione del dosaggio di mezzo di contrasto, al fine di minimizzare i potenziali rischi nei soggetti vulnerabili, come i pazienti pediatrici, e per consentire l’utilizzo ripetuto dei mezzi di contrasto in esami di screening.
Strumenti basati su IA per l’imaging con mezzo di contrasto mediante tecnologie emergenti (come la CT a conteggio di fotoni o spettrale).
Ottimizzazione dell’efficienza del flusso di lavoro attraverso strumenti di controllo qualità assistiti da IA e la razionalizzazione dei protocolli clinici per aumentare l’accuratezza e accelerare i percorsi diagnostici.
Il Responsabile Scientifico, Angelo Bifone, è Professore di Fisica Applicata alla Medicina presso l’Università di Torino. Vanta oltre 25 anni di esperienza nello sviluppo di metodologie bioimaging e un comprovato curriculum nell’analisi avanzata delle immagini.
L’Istituzione Ospitante, Bracco Imaging S.p.A., è un’azienda multinazionale leader, orientata alla ricerca, con una forte presenza nel mercato globale dei mezzi di contrasto e una lunga tradizione di innovazione nell’ambito dell’imaging diagnostico.
Il Responsabile Scientifico e l’Istituzione Ospitante vantano una consolidata collaborazione scientifica, che ha già prodotto risultati preliminari significativi, fornendo una solida base per la presente proposta di ricerca.
La durata del progetto è di 5 anni.