Farmacologia Clinica della Bulevirtide e gestione delle interazioni con i farmaci antiretrovirali
Progetto Il virus delta dell’epatite (HDV) è un virus difettivo, che utilizza le proteine peri-capsidiche del virus
dell’epatite B (HBV) per poter formare virioni competenti, pertanto, esso rappresenta una co-infezione o
una sovrainfezione in individui affetti da epatite B, determinando un notevole peggioramento del danno
epatico. Tenendo conto della più recente scoperta di HDV e del suo ciclo replicativo, per lungo tempo non
vi sono state opzioni terapeutiche specifiche.
La Bulevirtide, un peptide che agisce come bloccante del co-trasportare Na+/taurocolato, che rappresenta il
principale recettore necessario al legame del virione all’epatocita, rappresenta la prima opzione terapeutica
specifica. In questo contesto, va tenuto però conto che per farmaci di così recente introduzione le
informazioni farmacologiche cliniche, in particolare riguardo le interazioni, sono particolarmente limitate.
Questo può causare dei dubbi sul corretto utilizzo del farmaco da parte dei clinici, in particolare in pazienti
con importanti comorbidità e che assumono più farmaci e che, quindi, rischiano di incorrere in interazioni
farmacologiche. Tra queste comorbidità e trattamenti concomitanti, bisogna tener particolarmente conto
della co-infezione da HIV in trattamento antiretrovirale. Per queste regione, ci si pone i seguenti obiettivi:
organizzare i dati di letteratura sulla farmacologia clinica della Bulevirtide in una revisione critica
narrativa di facile consultazione (Open Access) e comprensione; fornire dati circa il profilo d’interazione farmacologica con i più probabili farmaci concomitanti, con particolare attenzione alle popolazioni più complesse, come quelle con co-infezione con HIV in trattamento antiretrovirale di combinazione. Il progetto consiste nella raccolta e consultazione di tutti i dati di letteratura, preclinici e clinici, da database MEDLINE (consultabile tramite piattaforma PubMed) e condensazione critica in una revisione narrativa.
La Bulevirtide ha un profilo farmacocinetico peculiare, rispetto alla maggior parte dei farmaci antivirali "non
biologici". In particolare, vista la sua natura peptidica, la somministrazione parenterale ed il profilo di
metabolismo ed eliminazione che non coinvolge i citocromi, presenta uno scarso razionale per interazioni
farmacologiche.
Tali proprietà la rendono un farmaco piuttosto sicuro sul piano delle interazioni, ma questo rischio ridotto
non può essere assunto come nullo.
Ci si aspetta che la pubblicazione di una revisione critica narrativa che condensi i dati di letteratura
riguardante le proprietà farmacocinetico/farmacodinamiche ed il profilo d’interazione della Bulevirtide
possa avere un impatto estremamente positivo dal punto di vista educazionale/informativo, migliorando il
grado di consapevolezza da parte dei clinici nella pratica prescrittiva.
Ci si aspetta con un lavoro di revisione critica della letteratura, ampiamente consultabile grazie ad una
pubblicazione "Open Access" su una rivista ad alto Impact Factor possa permettere un’ampia accessibilità e
fruibilità dei dati di letteratura.
Inoltre, ci si propone di presentare i dati ottenuti a convegni di settore farmacologico/infettivologico.