Il DG vuole diventare un polo di attrazione per giovani studiosi e studenti all'interno dello Spazio Europeo della Ricerca (ERA), attraverso un profondo ripensamento delle
metodologie e dei contenuti dei percorsi di ricerca e didattica, una loro più completa internazionalizzazione e un forte investimento sulle competenze di docenti, ricercatori e
studenti.
Si tratta di rispondere alle sfide poste dal contesto in cui il DG è chiamato a operare. Da un lato, l'innovazione tecnologica e le sue ricadute sul tessuto socio-economico
mettono alla prova le regole esistenti e le capacità del giurista. Oggi il diritto è chiamato non soltanto a regolare l'innovazione, ma anche a governarne l'impatto sociale per far
sì che l'uso dei prodotti dell'innovazione corrisponda all'esigenza di maggiore equità e giustizia, tutela dei diritti, promozione della legalità, riduzione delle nuove
diseguaglianze, controllo dei nuovi rischi scientifici e tecnologici. Dall'altro lato, il contesto in cui opera il DG si è ampliato rispetto al passato con la maggior mobilità di
ricercatori e studenti e l'accresciuta competizione internazionale. Il DG deve quindi saper sfruttare le opportunità legate al cambiamento, prendendo nuove iniziative.