ASSUNZIONE DI RICERCATORI POST-DOTTORATO CHE RIENTRANO NELLA DEFINIZIONE DI GIOVANE RICERCATORE, DI CUI ALLART. 1, COMMA 8 DELLAVVISO N. 47 DEL 20 FEBBRAIO 2025 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE VETERINARIE
Progetto La malattia di Alzheimer (AD) è la demenza più diffusa al mondo con costi sociali ed economici elevatissimi, che aumenteranno nelle prossime decadi con l’allungamento della vita media e l’invecchiamento della popolazione. L’AD ha due forme: quella a insorgenza precoce o familiare (FAD) ha un'incidenza del 4%, mentre il restante 96% ha esordio tardivo, più lento, sporadico (SAD), senza una causa genetica riconosciuta. All’autopsia, l’encefalo dei soggetti colpiti da FAD e SAD presenta caratteristici fenomeni neurodegenerativi con un accumulo anomalo della proteina β amiloide (Aβ) nei neuroni e nello spazio extracellulare. Proprio un deficit nella rimozione dell’Aβ da parte dell'enzima degradante l'insulina (IDE) sarebbe uno dei principali fattori responsabili della SAD. Valuteremo l’efficacia di nuovi ligandi dell’IDE sintetizzati tramite intelligenza artificiale (AI) nel prevenire la degenerazione/morte neuronale provocate dall’accumulo di Aβ con esperimenti in vitro ed ex vivo. Dopo test preliminari su cellule isolate, coltiveremo ex vivo sezioni spesse della corteccia frontale e dell’ippocampo di topi transgenici che sviluppano l’AD (Taconic 1349), le tratteremo con i ligandi neosintetizzati e ne analizzeremo gli effetti neuroprotettivi con tecniche istologiche e funzionali. Ridurremo così il numero di animali necessari allo screening e identificheremo il potenziale farmacologico di un più elevato numero di molecole in un minor lasso di tempo. I ligandi dell’IDE più efficaci saranno impiegati in una fase successiva per sviluppare nuove terapie per la SAD che potrebbero essere sfruttate anche nella medicina traslazionale inversa, poiché ad es. la disfunzione cognitiva del gatto può essere un utile modello dell’AD umano.