Creazione e diffusione di protocollo clinico/diagnostico per contrastare l’abuso sulle/sui minori
Progetto La messa in sicurezza delle/dei minori da ogni forma di violenza – tra le quali è ricompreso anche l’abuso sessuale – è un diritto fondamentale riconosciuto dalla “Convention on the Rights of the Child (CRC)” (United Nations, 1989). Ciononostante, per milioni di minori nel mondo episodi di abuso si verificano nei più disparati luoghi di vita quotidiana. Solamente nell’ultimo decennio la comunità internazionale ha incominciato a riconoscere l’impatto pervasivo determinato dalle forme di violenza esercitate nei confronti delle/dei minori. Questi abusi, infatti, impongono che le singole comunità mettano in campo concreti interventi a tutela delle/dei minori sia per risolvere in acuto il quadro abusivo, sia per scongiurare e/o arrestare il progredire degli effetti negativi a lungo termine. Sul punto, occorre richiamare che le/i bambine/i oggetto di abuso possono sviluppare compromissioni acute ovvero croniche del loro sviluppo fisico, cognitivo, emozionale e sociale. Tali conseguenze negative possono persistere per tutto l’arco di vita ed essere trasmesse alle generazioni successive (trasmissione transgenerazionale dell’abuso e delle sue conseguenze a lungo termine). Ciò non ha un impatto negativo esclusivamente sull’ambito personale e familiare dei soggetti coinvolti, ma incide fortemente sulle comunità locali ove tali fenomeni si verificano. Infatti, lo svantaggio sociale e le disabilità che derivano da tali eventi sfavorenti in età pediatrica erodono il capitale umano, sociale ed economico delle comunità locali.
L’abuso sessuale sulle/sui minori si verifica indipendentemente dalla cultura, dalle tradizioni e dai livelli di istruzione ed economici dell’ambiente familiare e/o comunitario ai quali esse/i sono esposti. Ne deriva che tutte le comunità/regioni – compresi i territori del Piemonte – sono a rischio e dovrebbero implementare i loro sistemi di tutela attraverso la realizzazione e diffusione locale di protocolli clinici/diagnostici per una pronta identificazione dell’abuso, al fine di spezzare la catena di eventi negativi che è alla base della comparsa e del perdurare delle predette conseguenze negative individuali e di comunità.
La Legge della Regione Piemonte 24/02/2016 ha chiaramente espresso la necessità di implementazione del sistema di tutela delle/dei minori nei confronti dell’abuso. Infatti, appare evidente come il fenomeno dell’abuso sessuale sulle/sui minori sia presente nel territorio regionale causando le conseguenze negative espresse.
Il bisogno del territorio piemontese è quello di identificare e diffondere a livello territoriale protocolli clinici/diagnostici, al fine di incidere efficacemente sul contrasto al fenomeno e ai suoi effetti sin dalla sua prima osservazione da parte del personale (prevalentemente sanitario) che entra in contatto fisiologicamente con le/i minori nelle sue fasi di crescita.
In ragione di quanto espresso il progetto porrà in essere le seguenti azioni concrete: a) creazione di un questionario – indirizzato agli operatori che entrano in contatto con le/i minori a livello territoriale – che raccoglierà in maniera anonima eventuali dubbi/criticità in riferimento alla identificazione/diagnosi dell’abuso sessuale sin dai suoi primi prodromi. L’acquisizione del questionario consentirà di avere piena contezza, sin dalle fasi iniziali, dei bisogni dei singoli territori regionali;
b) revisione approfondita da parte dello stesso gruppo di lavoro della letteratura scientifica di riferimento in tema di abuso minorile e dei protocolli diagnostici validati a livello internazionale. Questa sarà effettuata sulle comuni banche date internazionali (su Scopus, PubMed e WOS tramite algoritmi di analisi di tipo systematic review) e sui siti istituzionali di enti/organizzazioni internazionali;
c) verifica della idoneità di due nuove tecniche diagnostiche/investigative utili al fine di inquadrare con m