CRT II tornata 2020 Le relazioni Europa-Russia: sanzioni, istituzioni, sviluppo e diritti civili. Ricerca e Scuola di alta formazione'
Progetto Le relazioni Russia-Europa rappresentano una tematica complessa e in continua evoluzione. Il progetto ha l’obiettivo di contribuire alla ricerca giuridica e politologica su questo tema e di formare dei giuristi che possano essere di supporto alle imprese del Piemonte rispetto alla complessità della regolamentazione del commercio internazionale con la Federazione Russa. A questo fine, il progetto prevede un’azione di ricerca, attraverso l’attivazione di un assegno di ricerca, e l’organizzazione di una Scuola Italo-Russa di Alta Formazione dell’Ateneo Torinese, rivolta a studenti universitari magistrali e degli ultimi anni di corso, neolaureati e giovani professionisti e imprenditori piemontesi.
Se il crollo dell’URSS ha aperto una fase di intensificazione dei rapporti e dell’interscambio commerciale, negli ultimi anni, le relazioni Russia-Europa sono entrate in una fase di crisi, segnata da reciproche sanzioni e frequenti tensioni politiche. La situazione creatasi, dopo la crisi ucraina del 2014, ha dismesso le attese di convergenza e transizione che si erano diffuse nei primi anni ’90, dopo la fine della Guerra Fredda. Dopo circa 25 anni di partenariato economico e strategico, la cooperazione tra Russia ed Europa si è interrotta o rallentata sensibilmente. È emerso uno stridente divario di interessi, visioni e valori amplificato dall’uso dei social media. Questo scenario rappresenta una sfida tanto per la comunità politica ed economica che si rapporta con questo paese nella speranza di normalizzare le relazioni quanto per la comunità scientifica e accademica. Quest’ultima, infatti, non è più chiamata a prevedere tempi e modi della transizione russa ai modelli occidentali ma a ragionare sulle prospettive di conflitto e di dialogo tra le parti, sui nuovi equilibri globali, e sulle dinamiche politiche ed economiche russe che hanno determinato la crisi di relazioni con l’Europa.
Il Progetto intende contribuire a questo dibattito scientifico, tenendo in considerazione il contesto commerciale e industriale piemontese che ha risentito fortemente dell’attuale stallo nelle relazioni Russia-Europa. Le esportazioni agroalimentari Made in Italy verso la Russia hanno perso 1,2 miliardi di euro negli ultimi sei anni a livello nazionale a causa del blocco che ha colpito un’importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, pesce. Il progetto affronterà le relazioni Europa-Russia, toccando da un lato i temi delle sanzioni e del loro impatto sull’export delle imprese locali e dall’altro i temi dei dello sviluppo e dei diritti civili in Russia. È prevista una fase di ricerca preliminare sulle predette relazioni e sui bisogni del territorio piemontese a tale riguardo e l’organizzazione di una scuola di formazione a Torino, volta a integrare l’offerta della formazione breve e professionale dell’Ateneo. In questo modo si intende aprire una riflessione sulla condizione delle relazioni Europa-Russia che fornisca agli attori locali importanti elementi formativi e informativi nell’attuale scenario di sanzioni e dazi.
Nel 2020 presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Torino è stato costituito il Gruppo di Ricerca sul diritto e la politica dell’Europa Orientale, con l’obiettivo di rilanciare e rafforzare un ambito di ricerca dove l’Ateneo si è sempre distinto a livello nazionale e internazionale. Il Gruppo di ricerca partecipa già a diverse iniziative tra cui un progetto di ricerca UE sui Balcani Meridionali, progetti Erasmus+ con la Russia, l’Ucraina, didattica, seminari e conferenze e sarà, quindi, in grado di offrire una fondamentale riserva di competenze e conoscenze per il coordinamento e la realizzazione del Progetto.