KINGSMEN si propone di leggere il potere imperiale in Italia nel XII secolo dal basso, come una rete di persone e luoghi, privilegiando le differenze rispetto all'omogeneità. Questa prospettiva di ricerca si basa su due passaggi concettuali chiave: la clientela imperiale come rete di relazioni (con legami orizzontali e verticali), e la fedeltà come pratica politica (chi è legato all'imperatore? ma soprattutto chi agisce concretamente a fianco dell'imperatore?)
La politica imperiale si esprime prima di tutto in momenti collettivi, assemblee all'interno delle quali si prendono le grandi decisioni politiche, ma si tessono anche trame relazionali, clientelari, matrimoniali. Queste assemblee saranno l'oggetto principale della ricerca di KINGSMEN, che intende valutare chi vi partecipa, chi va più o meno regolarmente a corte, chi percorre grandi distanze per raggiungere l'imperatore. Sia l'imperatore che i nobili hanno bisogno delle assemblee: l'imperatore per dare forza ed efficacia alle sue decisioni (che trovano sostegno concreto e simbolico nei nobili al suo fianco); i nobili per sviluppare i legami sia con l'imperatore, sia con l'alta aristocrazia internazionale.
La ricerca sarà condotta sul regno italico lungo il XII secolo, dal 1110 al 1197, analizzando innanzitutto i diplomi imperiali emessi in questi decenni, dai quali KINGSMEN trarrà informazioni sulle persone presenti a corte (e registrate nei diplomi) e sui luoghi in cui queste persone si recano per raggiungere l'imperatore. Questa analisi sarà accompagnata da una lettura delle cronache contemporanee, sia per integrare i dati prosopografici, sia per cogliere gli elementi cerimoniali delle assemblee.
Attraverso tre approfondimenti condotti dalle diverse unità di ricerca, KINGSMEN proporrà una serie di indagini diversificate sia dal punto di vista territoriale che tematico, concentrandosi in particolare su:
- la corte imperiale come luogo di socialità aristocratica, attraverso l'analisi delle forme cerimoniali e dei comportamenti politici dei più alti livelli aristocratici;
- la riconfigurazione delle reti relazionali dell'alta e media aristocrazia in area toscana, attraverso l'indagine delle forme di coinvolgimento aristocratico nelle strutture del potere imperiale;
- l'efficacia dell'area laziale come terra di confine tra i due poteri sovralocali del Papato e dell'Impero, per valutare la capacità degli imperatori di coinvolgere gruppi dominanti di un territorio formalmente estraneo al loro dominio.