I bassi tassi di occupazione delle persone con disabilità indicano un potenziale non sfruttato nell’utilizzo del proprio talento. Secondo uno studio dall’European Disability Forum nel 2017 solo il 61% delle persone con disabilità nell'UE era economicamente attivo, rispetto all' 82,3% delle persone senza disabilità, il che suggerisce l'esistenza di barriere
significative per le persone con disabilità nell' accesso al mercato del lavoro. Anche la qualità del lavoro è una questione importante: nel 2018 le persone con disabilità hanno avuto maggiori probabilità di affrontare il rischio di povertà sul lavoro rispetto a quelle senza disabilità (11% contro 9,1% in media nell'UE). Uno studio Eurofound conferma l'importanza cruciale dell'occupazione come fattore di inclusione primario. Questo dimostra che la misura in cui le persone con disabilità si sentono escluse dalla società varia considerevolmente a seconda che siano occupate o meno. Coloro che hanno un lavoro riferiscono molto meno spesso di sentirsi fuori dalla società rispetto ai disoccupati di lunga durata o a coloro che non sono in grado di lavorare a causa della disabilità. L’abbandono scolastico precoce e il basso livello di istruzione terziaria tra le persone con disabilità influiscono negativamente sul loro impiego.
L'Unione Europea, in un recente documento (aprile 2019) ha pubblicato un documento dal titolo “Implementation guidelines Erasmus+ and EuropeanSolidarity Corps Inclusion and Diversity Strategy”, nel quale evidenzia la necessità di creare
contesti inclusivi in Europa. I programmi dell'UE Erasmus + e European Solidarity Corps dovrebbero fornire opportuni à
accessibili a tutti, dando le medesime opportunità nell'istruzione, nella formazione e nell'animazione socioeducativa. I programmi includono per le persone svantaggiate un capitolo dedicato sull'inclusione operativa(quinto) con diverse azioni:
l'accessibilità dell'apprendimento digitale, visite preparatorie con il sostegno di un familiare accompagnatore; mentoring rinforzato; tutoraggio; finanziamenti aggiuntivi;, azioni accessibili con attività più centrate a livello locale; opzioni di partecipare online; supporto all’apprendimento della lingua utilizzate tra i partner, anche con fondi dedicati.
Per sviluppare a tutti gli effetti queste linee direttive, il nostro progetto “diversHUBility” intende concretizzare il processo di potenziamento e di autoconsapevolezza delle persone con disabilità per renderle pienamente partecipi alla vita economica e sociale della UE – attraverso la creazione di percorsi di accompagnamento per lo sviluppo dell’imprenditorialità in settori altamente innovativi. Le persone con disabilità, infatti, trovano ancora numerosi ostacoli all’ingresso nel mondo del lavoro.