Cognitive, affective, and neural mechanisms of depression vulnerability: searching for endophenotypes and risk factors - Finanziamento dell’Unione Europea – NextGenerationEU – missione 4, componente 2, investimento 1.1.
Progetto La depressione è una problema di natura globale a causa della sua elevata prevalenza, dell'insorgenza precoce e dell’associata compromissione del funzionamento psicosociale, fisico ed emotivo. Complessivamente, più di 320 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione e dati recenti suggeriscono che la sua prevalenza nella popolazione generale stia aumentando in modo significativo. Pertanto, la diagnosi precoce e la prevenzione della depressione sono di fondamentale importanza. In particolare, l'identificazione dei meccanismi cognitivi, affettivi e neurofisiologici coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento dei sintomi depressivi, soprattutto nei giovani adulti, è essenziale per la prevenzione e il trattamento della depressione. Di conseguenza, negli ultimi decenni i ricercatori hanno cercato di identificare gli endofenotipi della depressione, cioè fenotipi ereditabili associati al rischio di malattia e misurabili indipendentemente dallo stato di malattia. A tal fine, disegni sperimentali condotti confrontando i figli di genitori con una storia di depressione con i figli di genitori di controllo sono stati utilizzati come uno degli approcci più validi. In effetti, una storia familiare di disturbo depressivo maggiore è un fattore di rischio consolidato per lo sviluppo della depressione, con il coinvolgimento di componenti genetiche e ambientali. In particolare, gli studi sulle traiettorie di sviluppo hanno dimostrato che l'insorgenza della depressione in un determinato momento della vita dipende in larga misura dall'interazione tra predisposizioni familiari/genetiche e fattori psicosociali. È stato inoltre dimostrato che diverse forme di genitorialità disfunzionale (ad esempio, l'abuso emotivo e la trascuratezza) sono il più forte predittore della gravità dei sintomi e della prognosi negativa per quasi tutti i disturbi psichiatrici e, in particolare, per i disturbi affettivi. Ciononostante, l'importanza relativa della depressione dei genitori in combinazione con altri fattori (ad esempio, la genitorialità disfunzionale) non è stata sufficientemente studiata e compresa. Inoltre, ad oggi, non esistono prove conclusive dell'esistenza di endofenotipi della depressione.
Alla luce di quanto sopra, gli obiettivi principali di questo progetto sono: i) condurre uno studio trasversale dei correlati cognitivi, affettivi e neurofisiologici nei figli di genitori con una storia di depressione, ossia il gruppo ad alto rischio di depressione (HRD), rispetto ai figli di genitori senza una storia di depressione, ossia il gruppo a basso rischio di depressione (LRD), ii) indagare l'impatto della genitorialità disfunzionale sulle dimensioni cognitive, affettive e neurofisiologiche nei soggetti HRD e LRD, iii) condurre uno studio longitudinale per determinare come questi fattori possano predire la gravità dei sintomi depressivi un anno dopo nel gruppo HRD.
In breve, la natura complessa dei meccanismi cognitivi, affettivi e neurali che possono essere coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento dei sintomi depressivi in individui ad alto rischio di depressione sarà indagata per la prima volta a più livelli di analisi, combinando metodi di ricerca diversi e convergenti.