Il progetto si prefigge di utilizzare l’edizione dell’epistolario del letterato e storico canavesano Carlo Botta (1766 –1837), composto di 1600 lettere (in larga parte inedite), come base di partenza per diffondere conoscenze sulla storia e la cultura del periodo prerivoluzionario, giacobino e napoleonico in Piemonte e in Europa e sulla cultura europea della Restaurazione.