Questo progetto intende offrire una risposta di tipo socio-educativo alla crisi in corso, a tutela dei soggetti più deboli dal punto di vista economico, sociale e occupazionale, con un occhio di riguardo per la popolazione femminile di origine sarda. L’idea è quella di sviluppare un’articolata offerta formativa pensata in modo specifico per un target individuato tra le categorie più a rischio di marginalizzazione. In particolare, il target si è individuato nelle donne casalinghe, inoccupate e disoccupate (dai 18 ai 70 anni) che, secondo un recente rapporto ISTAT (Le casalinghe in Italia, 2017), sono tra le categorie soggette a processi di esclusione sociale e a rischio povertà, investono poco nella formazione e nella fruizione culturale e risultano maggiormente esposte al rischio di incidenti domestici. Sulla base di queste evidenze, si ritiene ancora più importante combattere e prevenire ogni forma di esclusione sociale attraverso il potenziamento dell’offerta educativa rivolta alla
popolazione adulta con background migratorio, come nel caso della comunità sarda e d’origine sarda di Torino. Oggi, la sfida principale dinanzi agli attori della rete socio-
educativa (associazioni di promozione sociale, Scuola, Università, Terzo Settore) consiste nel pensare e mettere a servizio della comunità nuovi percorsi di apprendimento
permanente.