Il progetto intende proporre un avvio di ricerca antropologica criticamente orientata centrata sul ruolo che i musei locali e gli ecomusei possono svolgere per favorire una socialità attiva attraverso forme di partecipazione ai patrimoni culturali immateriali, oggi sempre più al centro di processi di immaginazione del futuro e di investimenti simbolici da parte di comunità plurali. La ricerca sarà articolata in 3 Unità di Ricerca (di seguito UR), dislocate nel Nord, Centro e Sud della penisola e intende strutturarsi intorno a tre fasi interconnesse: una fase teorico-concettuale, una seconda documentale finalizzata ad una ricognizione delle realtà museali/ecomuseali sul territorio nazionale e una terza etnografica a partire dalla individuazione di alcuni casi (3/4 per ciascuna UR).
La consolidata esperienza scientifica dell’antropologia museale, che spazia dai processi istitutivi ai linguaggi espositivi, consente di abbracciare in una cornice metodologica ben strutturata, diversi tipi di iniziativa museale locale, assumendo una prospettiva trans-disciplinare e meta-museale. Secondo dati ISTAT l’Italia contava nel 2017 4026 musei, pubblici e privati. Di questi, la categoria più rappresentata è quella dei musei etnografici che costituiscono il 12,8% (515 musei). A questi si aggiungono circa 250 ecomusei, una nuova categoria museale che guarda alla partecipazione dei cittadini nei confronti del patrimonio e ad un territorio ampio, rispetto ai tradizionali musei di collezione. Negli ultimi venti anni gli ecomusei hanno avuto in Italia una notevole diffusione con legislazioni regionali dedicate ed interessanti esperienze di rete. Le ricognizioni esistenti su musei locali ed ecomusei sono parziali ed esposte ad una progressiva obsolescenza, data la dinamicità della progettazione locale. Sono però soprattutto carenti sui processi di patrimonializzazione intrapresi da questi musei e sul ruolo da essi esercitato nella vita locale; le indagini esistenti sono spesso settoriali, limitate da prospettive localistiche e di incerta collocazione tematica, prive della necessaria attenzione alle dinamiche sociopoietiche che fanno del museo/ecomuseo un potenziale indicatore di comunità patrimoniale. Il progetto si pone quindi come un avvio di indagine antropologica su un terreno che non è stato ancora studiato nella sua complessità. A partire da una ricognizione delle realtà museali/ecomuseali presenti sul territorio nazionale da sviluppare con uno strumento catalografico dedicato e attraverso approfondimenti etnografici mirati, si tenterà di rispondere ad alcune domande che riguardano il ruolo che queste realtà possono avere per i cittadini e quali processi possono attivare, soprattutto dopo l'esperienza della pandemia. È possibile immaginare uno spazio museale/ecomuseale come un «servizio essenziale» per la comunità, capace di costruire e ricostruire relazioni, partecipazione, risignificazione dei luoghi e anche attivare economie locali?