Come si governa il consenso? Come si navigano gli scenari politici aperti dalla stagione rivoluzionaria? Il progetto intende rispondere a questi interrogativi e parte dall’ipotesi che per comprendere questi fenomeni, a fianco delle ormai molto studiate categorie di celebrità e carisma, sia necessario riscoprire il ruolo politico dei saperi. Per illustrare come i saperi divennero centrali nella sfera pubblica e nell’agone politico, il progetto indaga luoghi di formazione, eventi mediatici, agenti e testi nello spazio italiano (1789-1870).
Nell’età considerata, che abbraccia momenti rivoluzionari e profondi rivolgimenti istituzionali, la penisola italiana appare come un laboratorio nel quale verificare come la riconfigurazione di saperi antichi e la creazione di nuovi saperi abbiano fornito agli agenti che popolavano l’agone politico (sovrani, funzionari, professionisti, comuni cittadini) quelle competenze necessarie ad avere un impatto concreto sulla società e a governare il consenso, ad agire cioè in modo efficace per ottenere e poi conservare potere e incarichi.
Ognuna delle quattro unità si concentrerà sull’analisi di uno dei 4 ambiti individuati (luoghi di formazione, eventi mediatici, agenti e testi), attraverso lo studio di casi tra loro interrelati che permetteranno un costante dialogo e la costruzione di un comune panorama interpretativo.
L’analisi di casi di studio italiani in tal senso, è da intendersi anche come primo banco di prova metodologico per giungere a un modello interpretativo che il gruppo di ricerca intende applicare anche ad altri contesti, partecipando in futuro ad altri bandi collaborativi nazionali ed internazionali. Il progetto intende offrire non solamente un modello metodologico, ma anche un corpus di dati e fonti open access che consenta alla comunità scientifica di sviluppare future ricerche. A tal fine predisporrà con il software HEURIST un database che conterrà una galleria commentata delle fonti testuali e visuali più rilevanti, da cui saranno estratte le informazioni georeferenziabili che permetteranno di ricostruire le circolazioni dei testi e i percorsi degli agenti e dunque la trasmissione e gli impatti dei saperi nello spazio italiano. I dati raccolti saranno inoltre elaborati attraverso la tecnologia GIS in cartografie interattive, a fine interpretativo e per realizzare una più efficace comunicazione delle ricerche in ambito accademico, didattico e divulgativo. I prodotti digitali saranno ospitati su un portale, che rappresenterà un punto d’unione tra le attività di disseminazione accademica e quella di public engagement, dato che il tema della saldatura tra saperi, competenza e consenso presenta una serie di ricadute e applicazioni spendibili non nel solo mondo accademico, ma nella società civile nella sua interezza.