I Disturbi dell'Alimentazione (DA), tra cui Anoressia Nervosa (AN), Bulimia Nervosa (BN) e Binge Eating Disorder (BED), rappresentano patologie psichiatriche gravi, ad eziopatogenesi multifattoriale, con elevato rischio di cronicizzazione, compromissione funzionale e mortalità. L’attuale concetto di guarigione si è evoluto dal modello clinico, centrato sulla remissione dei sintomi, al modello funzionale, che include il recupero delle capacità sociali e lavorative, fino alla definizione di personal recovery, che pone al centro l’esperienza soggettiva e la qualità della vita. Tuttavia, quest’ultima dimensione è stata finora esplorata prevalentemente con approcci qualitativi.
Il progetto REMAP (Recovery Mapping and Assistance Pathways for Eating Disorders) si propone di approfondire i percorsi di recovery nei DA attraverso un approccio misto quali-quantitativo. Il campione include tre gruppi: pazienti in fase attiva, pazienti in remissione clinica e controlli sani. A ciascun partecipante viene somministrata una batteria di strumenti standardizzati che indagano diversi aspetti del recovery: sintomi alimentari, identificazione con il corpo malato, senso di solitudine, connessione sociale, preoccupazione/speranza verso il futuro, auto-accettazione, significato della vita, autostima e resilienza. A questi si affianca un’intervista semi-strutturata a risposta visuo-analogica per esplorare in modo complementare la percezione soggettiva degli aspetti indagati. Parallelamente, il progetto prevede la mappatura delle risorse socio-sanitarie disponibili sul territorio piemontese, per identificare criticità e facilitatori nell’accesso alle cure, e la produzione di materiale informativo e incontri di formazione per pazienti, familiari e operatori.
I risultati guideranno la progettazione di percorsi assistenziali più integrati, favorendo un cambiamento sistemico nell’approccio ai DA e promuovendo una maggiore integrazione tra dimensione clinica, funzionale e personale della guarigione, con ricadute dirette sulla qualità della vita dei pazienti e sull’organizzazione dei servizi.